mercoledì 4 dicembre 2013

Passante Nord: finiamola qui, è solo uno spreco di territorio

Come Sinistra Ecologia per Castel Maggiore pubblichiamo con piacere questo articolo del quotidiano La Repubblica del 3 dicembre sul Passante Nord: auspichiamo che, di seguito alla dichiarazione congiunta di due Sindaci del nostro territorio, possa aprirsi a tutti i livelli istituzionali un esame critico della pianificazione urbanistica della Provincia di Bologna e si affermi in modo forte e chiaro il NO alla realizzazione del Passante.

Da un lato una mancanza di regia e di pianificazione nel tempo della rete viaria e del trasporto pubblico, con un'urbanizzazione che è sfuggita al controllo nonostante il PTCP si fosse ripromesso di porvi rimedio; dall'altro un Passante Nord che è finalmente valutato per quello che è sempre stato: una grande opera obsoleta, utile solo per chi vuole proseguire la cementificazione del territorio agricolo in nome di un non meglio specificato "progresso".

Insomma, un nuovo stimolo per continuare gli sforzi rivolti al dialogo ed alle proposte di soluzioni utili e ragionevoli per la viabilità del nostro territorio, accantonando proposte inutili e dannose.


sabato 30 novembre 2013

SERVIZI ALLA PERSONA IN UNIONE E FUSIONE DEI COMUNI: PRENDIAMOCI IL TEMPO PER APPROFONDIRE, INFORMARE E DISCUTERE

Come di consueto anticipiamo per "gli amici" del nostro blog l'articolo che comparirà sulla rivista dell'Amministrazione "In Comune" a cura del gruppo consigliare di SEpCM

Come promesso sullo scorso Giornale comunale, voglio ripartire anche per questo articolo dalla Festa di Sinistra Ecologia per Castel Maggiore: al centro della discussione di uno dei dibattiti proposti in quell’occasione c’è stata infatti l’ipotesi di Fusione degli otto Comuni della Reno-Galliera in un Comune unico. Otto Comuni (distanti tra loro anche oltre 20 km), un territorio di oltre 300 km quadrati e una popolazione che supererebbe i 70.000 abitanti: questi alcuni numeri di una proposta che si annuncia complessa e delicata, per il momento unica a livello nazionale nella sua portata.

Se è vero che il nuovo grande Comune andrebbe ad assumere un importante ruolo nello scacchiere istituzionale provinciale e regionale e potrebbe rispondere con maggiore efficacia ai problemi finanziari e di personale che oggi gli Enti locali attraversano, lo è altrettanto il fatto che una fusione di queste proporzioni farebbe allontanare molto le Istituzioni e i servizi dai cittadini, oltre che comprimere gli spazi democratici e di rappresentanza. Quanto accaduto in Valsamoggia, dove al referendum consultivo sulla fusione ha preso parte meno del 50% degli aventi diritto e i “Sì” si sono affermati per un pugno di voti, con i Comuni di Bazzano e Savigno a maggioranza contrari, deve essere un campanello d’allarme e far accendere da subito i riflettori sull’informazione e sulla partecipazione attiva delle comunità coinvolte. In questo senso lo slittamento dell’intero percorso al prossimo mandato amministrativo è un primo elemento positivo che, quanto meno, consentirà alle persone di formarsi un’opinione e farla pesare all’interno di un percorso che dovrà essere realmente aperto e condiviso. In poche parole, non basterà chiedere ai cittadini “come” vogliono questa fusione, ma prima di tutto “SE” la vogliono.
La stessa possibilità di approfondimento e partecipazione andrebbe a nostro avviso garantita anche per un’altra operazione, proposta in un secondo momento e in procinto di essere sottoposta ai Consigli Comunali, vale a dire l’ipotesi di conferimento all’Unione Reno-Galliera dei servizi alla persona dei Comuni aderenti. Stante lo studio di fattibilità in discussione, a partire dal 1 luglio del 2014 i Servizi sociali, scolastici e culturali di 6 Comuni su 8 (tra cui Castel Maggiore) verrebbero trasferiti in capo all’Unione, così come accaduto di recente alla Polizia Municipale. Naturalmente con i servizi si sposterebbero anche i centri di decisione, trasferiti da organismi plurali e direttamente eletti dai cittadini come i Consigli Comunali alla Giunta dell’Unione composta dai Sindaci degli otto Comuni. In questo modo ciascun Comune vedrebbe fortemente ridimensionata la titolarità di scelta sugli unici servizi dove veramente è possibile mostrare chiaramente le proprie politiche in relazione allo specifico contesto territoriale. Prima di procedere ad un ulteriore conferimento secondo noi sarebbe necessario fare anche il punto della situazione sull’efficacia e l’efficienza dei servizi già passati all’Unione, confrontandosi con cittadini e dipendenti comunali per conoscere le loro opinioni e capire se i cambiamenti hanno raggiunto gli obiettivi che inizialmente ci si era prefissi. Se infine come sembra due Comuni importanti come Argelato e San Giorgio di Piano rimarranno fuori, l’operazione rischia di essere zoppa e non risultare utile come si potrebbe pensare.
Insomma, la questione è estremamente delicata e complessa, e pertanto noi pensiamo abbia bisogno di maggiore tempo rispetto ai pochi mesi che ci separano dalla fine del mandato e dalle elezioni, quando tra l’altro si insedieranno nuove Amministrazioni che secondo noi dovrebbero avere il diritto anche di ripensare o declinare diversamente un’operazione di questo rilievo. È importante che si sia iniziato a discutere adesso, ma ogni fuga in avanti rischierebbe di apparire come una forzatura e non darebbe modo di estendere la discussione al di fuori delle sedi più strettamente istituzionali.
Noi di Sinistra Ecologia per Castel Maggiore, condividendo la posizione manifestata da SEL a livello territoriale, non siamo pregiudizialmente contrari né ai rafforzamenti delle Unioni né tantomeno alle fusioni di Comuni, ma pensiamo che prima di arrivare a certe decisioni sia fondamentale il coinvolgimento in un percorso informativo e di partecipazione reale di tutti gli attori coinvolti e delle comunità che poi a quelle Istituzioni dovranno rivolgersi. Naturalmente abbiamo le nostre proposte, ma non avendo la verità in tasca le consideriamo un punto di partenza più che di arrivo. La politica deve fare la politica dandosi la possibilità di valutare tutte le alternative, mostrandosi aperta all’ascolto e pronta al dialogo, senza cedere a scorciatoie ispirate al solo principio del risparmio ma anzi tenendo fermo l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi.

Gianluca Ruotolo Consigliere Comunale Sinistra Ecologia per Castel Maggiore

giovedì 28 novembre 2013

Approvato o.d.g. presentato da SEpCM per l'abolizione legge Bossi-Fini e reato immigrazione clandestina

Durante la seduta di mercoledì 27 novembre il Consiglio Comunale, su proposta del gruppo Sinistra Ecologia per Castel Maggiore, ha approvato il seguente ordine del giorno con i voti di SEpCM e del PD. I Gruppi Consiliari IDV, PDL-Lega Nord e Lista Civica Insieme per Castel Maggiore si sono astenuti.

OGGETTO - appello al Governo e al Parlamento per l'immediata abolizione del reato di immigrazione clandestina introdotto dalla legge 94/2009, la modifica urgente del T.U. sull'Immigrazione (Dlgs 286/1998) con la revisione dei meccanismi di ingresso e l'abolizione delle norme previste dalla legge 189/2002 (Bossi/Fini)

RICHIAMATO
- l'art. 10 della Costituzione: “Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge”;
PREMESSO CHE:
- il 3 ottobre 2013 nelle acque italiane prospicienti le coste del Comune di Lampedusa e Linosa (Ag) nei pressi dell’Isola dei Conigli si è consumata l'ennesima e più consistente strage di migranti nel mare italiano, morti nel tentativo di raggiungere la costa;
- l’11 ottobre a circa 70 miglia a sudest di Lampedusa, in acque maltesi, un barcone di immigrati si e' inabissato con un drammatico bilancio di 206 naufraghi e 34 corpi senza vita recuperati;
- queste tragedie si sommano alle centinaia occorse negli ultimi venti anni e che portano l’OIM – Organizzazione Mondiale – delle Migrazioni a stimare la cifra di 25.000 morti in venti anni nelle acque del Mar Mediterraneo;
CONSIDERATO CHE:
- attualmente la difficoltà di ottenere visti di ingresso per i paesi Europei e la mancanza di adeguati canali di migrazione legale alimentano i flussi clandestini e il traffico di esseri umani;
- la mancanza di una politica comune europea sulle migrazioni e sull’applicazione del diritto di asilo aggrava la gestione del fenomeno;
- in questo quadro la gestione dei flussi migratori verso il nostro paese attraverso i decreti si è rivelata fallimentare e non sufficiente per far fronte alle richieste di ingresso e al fabbisogno di mano d'opera;
- l'introduzione di norme restrittive sul ricongiungimento familiare e sulla possibilità di rilascio di visti per la ricerca di un lavoro ha reso ancora più difficile l'ingresso legale in Italia;
- la previsione del reato di immigrazione clandestina si è rivelata vessatoria e totalmente inutile al contenimento delle presenze irregolari;
RITENUTO CHE:
- sia indispensabile un’immediata iniziativa in campo europeo da parte del nostro Paese, con lo scopo di costruire “corridoi umanitari” sicuri che accompagnino le persone e le famiglie in fuga evitando nuove ed ulteriori tragedie;
- sia urgente porre in sede europea la richiesta di un'armonizzazione delle politiche migratorie per il rilascio dei visti, l'accoglienza, il riconoscimento del diritto di asilo;
- sia necessario rivedere la legislazione italiana in materia di migrazioni e asilo, con l'apertura di canali costanti di regolarizzazione che sottraggano gli esseri umani ai trafficanti e consentano l'ingresso regolare nel nostro Paese;
SI APPELLA
Al Parlamento Italiano, al Governo ed al Presidente del Consiglio dei Ministri affinché si agisca, senza dilazioni, per abolire la Legge 189/2002 Bossi-Fini, il reato di clandestinità e tutte le norme che limitano indebitamente i diritti fondamentali dei migranti, così come sono sanciti nella Carta Europea dei Diritti fondamentali
E INVITA
- Il Legislatore ad introdurre misure che garantiscano il diritto alla vita e alla dignità umana, consentendo attraverso un’equa regolamentazione differenti modalità di ingresso legale in Italia;
- il Governo Italiano a farsi immediato carico di aprire la questione nelle sedi istituzionali europee, chiedendo la sospensione di tutte le norme che impediscono la corretta rotta dei natanti, operando una radicale revisione della Convenzione di Dublino, per fare fino in fondo dell’immigrazione una questione europea e permettendo a chi entra in Italia di passare ad altri Paesi;

Gruppo Consiliare Sinistra Ecologia per Castel Maggiore

lunedì 25 novembre 2013

Il Comune per la Casa: un anno in trincea ma con tanti risultati

Il 2013 è stato davvero un annus horribilis per quanto riguarda il diritto all’abitare: se da un lato il Governo non ha prorogato il blocco degli sfratti, misura tampone e sicuramente non risolutiva ma necessaria di fronte ad un’emergenza abitativa ormai fuori controllo, e ha ben pensato di non introdurre nessuna forma di sostegno all’affitto, dall’altro grazie alla mobilitazione dei movimenti per la casa e degli inquilini sembra che qualcosa sia destinato a muoversi per il 2014. Non ci facciamo molte illusioni, anche perché le risorse di cui si è parlato (140 milioni suddivisi in due Fondi) rischiano di essere la classica goccia nel mare, ma tant’è.
Stante questo scenario nazionale e di fronte ad un disagio crescente, la palla come spesso accade è stata rimandata nel campo dei Comuni, quotidianamente in trincea per tentare di dare risposte ai cittadini più in difficoltà.Per quanto ci riguarda il 2013 è stato prima di tutto l’anno del passaggio della gestione del nostro patrimonio abitativo ad ACER, strumento con il quale abbiamo tentato di risolvere almeno una parte del blocco di ripristini e assegnazioni impostoci dal Patto di Stabilità. Grazie al lavoro del nostro Servizio Tecnico prima e dell’Azienda Casa poi, tra la primavera e l’estate sono tornati disponibili una serie di appartamenti che ci hanno consentito complessivamente di effettuare 9 assegnazioni e 1 cambio alloggio; 5 di queste sono state destinate agli inquilini di via Amendola 7 e 9, le cui abitazioni erano state dichiarate inagibili a seguito del terremoto, consentendo così alle famiglie interessate di porre fine ad una situazione temporanea ed emergenziale come quella che li vedeva sistemati presso alloggi popolari di proprietà del Comune di Bologna. I lavori di ripristino sul patrimonio ERP e non solo proseguiranno anche nei primi mesi del nuovo anno, con l’obiettivo di ridurre i 14 alloggi ancora indisponibili ad un numero fisiologico entro la fine del mandato.

Un altro strumento che il nostro Comune ha messo in campo, confermandolo per il quarto anno consecutivo, è il bando destinato alla concessione di contributi di 2.000 euro cadauno per il pagamento dell’affitto a lavoratori colpiti dalla crisi economica. Tra le oltre 30 domande pervenute spicca rispetto agli anni passati il dato molto preoccupante dell’aumento delle situazioni di disoccupazione, conseguenza spesso dell’arrivo al capolinea di procedure di cassa integrazione e mobilità, ma a volte sintomo di una condizione divenuta strutturale per l’impossibilità di ritrovare un’occupazione.

Consapevoli che con gli strumenti e le risorse a nostra disposizione rimane difficile riuscire a rispondere in particolare alle emergenze più gravi ed immediate -e l’ondata di sfratti che il nostro Servizio sociale sta fronteggiando senza soluzione di continuità dallo scorso luglio lo dimostra- abbiamo deciso di non fermarci qui: entro la fine del mandato riusciremo anche a dotarci di due appartamenti espressamente dedicati all’emergenza abitativa da mettere a disposizione contemporaneamente di una pluralità di nuclei.

Non basterà nemmeno questo, lo sappiamo, ma in un contesto come quello che viviamo ogni argine, per quanto piccolo e modesto che sia, serve ad impedire che le cose si complichino ulteriormente.

Federico Palma Assessore alle Politiche abitative Castel Maggiore

venerdì 15 novembre 2013

Tetto ai salari dei manager, la proposta di SEL ottiene la corsia d’emergenza….e l’OCSE le da ragione

«I dati Ocse sulle retribuzioni dei manager pubblici indicano quella realtà paradossale che Sinistra Ecologia Libertà ha denunciato da tempo e che riguarda anche i manager delle società’ private, delle banche e delle assicurazioni». Lo afferma la vicepresidente dei deputati di SEL on. Titti Di Salvo, firmataria della proposta di legge che fissa un tetto per i manager della P.A., delle partecipate, delle società quotate in borsa e di tutte le quelle che ricevono finanziamenti pubblici.
«Una tabella dell’Economist dice che i capi d’azienda in Italia sono pagati all’ora 957 dollari, in Germania 546, in Francia 616. Abbiamo ottenuto che entro 2 mesi arrivi in aula la nostra proposta di legge. Un provvedimento che mira a superare quel paradosso tutto italiano secondo il quale, mentre il Paese è in crisi, le aziende chiudono e sale la disoccupazione giovanile, continuano le retribuzioni faraoniche dei top manager senza nessun rapporto con le retribuzioni dei dipendenti (tra le più basse di Europa) e con la salute delle imprese. Il tetto per i manager pubblici di 302.000 euro, di cui parla il ministero della Funzione Pubblica replicando all’OCSE, è aggirato in diversi modi. La nostra proposta di legge evita le furbizie, estende il limite alle 33 aziende partecipate dallo Stato (ENI, Finmeccanica, Fs. ecc) e alle società che ricevono finanziamenti pubblici,pena la sospensione dei finanziamenti», conclude l’on. Titti Di Salvo.


Perché in Italia il taglio delle spese militari è un tabù inviolabile ?

«Siamo davvero dentro una crisi travolgente che riguarda non solo l’economia ma anche i valori su cui si fonda la nostra società. E’ incredibile allora dover accettare come un dato normale il fatto che in Italia si spendano 70 milioni di euro al giorno, ovvero 26 miliardi di euro all’anno per il settore militare del Paese, e non poter discutere del fatto che invece sia normale tagliare la vita di chi è povero, è anziano, è precario, colpendo servizi ed assistenza».
Lo afferma Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà, parlando con i cronisti a Montecitorio dove da ieri è in corso l’ostruzionismo di SEL e M5S sul decreto missioni. «Le spese militari sono un tabu’ inviolabile – prosegue il leader di Sel – invece i diritti sociali sopratutto delle persone più vulnerabili, quelli possono essere messi nel dimenticatoio. Ci ribelliamo, e pensiamo che in epoca di scarsità di risorse, bisogna cominciare a tagliare le spese militari. La pace non è una retorica – conclude Vendola – la pace deve diventare una politica, in Italia».


sabato 26 ottobre 2013

Il Maggiociondolo "in festa" a Castel Maggiore

Ci teniamo a condividere la testimonianza degli educatori e dei ragazzi del laboratorio “Maggiociondolo”,che hanno accettato di partecipare alla festa di SEpCM di settembre. Un esempio concreto della nostra scelta di collaborare con associazioni, cooperative, che si impegnano nel campo sociale, che svolgono un lavoro molto importante di assistenza, educazione, integrazione. Crediamo che il walfare, non debba essere delegato al privato, ma è un dato di fatto ed è nella realtà economico-sociale del nostro paese che là dove mancano o sono carenti gli interventi di carattere socio-assistenziale pubblici, cooperative ed associazioni, riempiono il vuoto.
La politica non può fare finta di niente: le persone, le famiglie, non possono essere abbandonate a loro stesse, costrette a farsi carico di situazioni difficili, spesso inaffrontabili dal punto di vista economico e psicologico. Allo stesso tempo, non bisogna dimenticare che i lavoratori di dette cooperative, svolgono un lavoro professionalmente importantissimo, qualificato, e sottopagato.
Scorrendo il testo dell’articolo pubblicato sulla rivista SCOOP, pubblicazione trimestrale della cooperativa CADIAI, scopriamo che…

Ciò che caratterizza le attività del “Maggiociondolo” è la ricerca e la sperimentazione di stimoli sempre nuovi …gli obiettivi del laboratorio sono quelli di uscire e di stabilire delle relazioni significative con il mondo che ci circonda… Abbiamo così colto al balzo l’invito di una collega CADIAI, Laura Piana, a partecipare alla festa… Nonostante la festa fosse piccola il cuore degli organizzatori e di tutto lo staff è stato grande…



venerdì 25 ottobre 2013

SEL presenta Proposta di Legge per un Reddito Minimo Garantito

La proposta è il frutto di un lavoro importante e impegnativo realizzato dalla società civile. Essa è stata discussa in decine e decine di assemblee pubbliche ed ha trovato il consenso di oltre 50.00 elettori e di oltre 170 tra associazioni, comitati e forze politiche. Si tratta di una legge di iniziativa popolare che, per ragioni unicamente tecniche, non ha assunto tale veste formale in Parlamento e che i deputati e le deputate di Sinistra Ecologia Libertà condividono e hanno presentano alla Camera. Con questo atto si intende valorizzare l’importante contributo della società civile e l’impegno di SEL a favore del reddito minimo garantito.

Questa è la cifra della politica come la intendiamo noi di SEpCM: costruire su un tappeto di valori condivisi precise proposte di merito, che sono il frutto delle competenze e del confronto di diversi soggetti che sono coinvolti lungo tutto il percorso di elaborazione e di decisione.

venerdì 18 ottobre 2013

RICORDARE, PER DIVENTARE MIGLIORI

Sabato 19 ottobre Sinistra Ecologia per Castel Maggiore sarà presente al ricordo degli eccidi nazi-fascisti di quel terribile autunno del 1944.La cerimonia avrà inizio alle ore 10.00 con il Corteo da Piazza della Pace e si concluderà con il discorso del Sindaco Marco Monesi al parco delle Staffette Partigiane.

Riportiamo di seguito brevi racconti dei fatti. La storia è una sola, chi fossero le vittime e quali i carnefici sta scritto non solo nelle analisi degli storici ma soprattutto nei ricordi dolorosi dei testimoni della barbarie.

I partigiani di Castel Maggiore, la mattina del 3 settembre 1944, promossero una manifestazione davanti alla sede municipale, a Bondanello, nel corso della quale furono distrutti i registri della leva e quelli delle tasse. Quando i nazifascisti intervennero per disperdere i numerosi manifestanti, i partigiani uccisero tre o cinque militari.

martedì 15 ottobre 2013

ESISTE UNA BELLA ITALIA

TV e giornali, troppo occupati a sostenere il governo PD-PDL-Monti, si sono dimenticati di raccontare la bella manifestazione di sabato 12 Ottobre a Roma.

Migliaia di persone attraverso il proprio impegno ci hanno ricordato che i beni comuni, in primo luogo l’acqua, NON possono essere privatizzati, che la mafia non è una condanna con la quale convivere ma va combattuta ( e sconfitta ), che senza lavoro non c’è dignità.
Proviamo a rompere la cappa di silenzio con la quale si vuole far passare l’idea che non ci possa essere un’Italia migliore, che non ci siano alternative, che l’unica sinistra (?) possibile sia quella che governa con il PDL. Sabato migliaia di persone ( fra cui alcuni di noi ) hanno dimostrato che, ancora una volta, ci stanno raccontando una bugia. L’Italia può, anzi deve, avere un futuro migliore che, insieme a quella “BELLA ITALIA”, vogliamo contribuire a costruire.
Sul nostro blog siamo lieti, attraverso il contributo filmato che trovate sotto, di dare voce a questa speranza.

mercoledì 2 ottobre 2013

La Fusione dei Comuni della Reno-Galliera: opportunità, ma anche tanti rischi

Domenica 8 settembre al centro della discussione è stata l’ipotesi di Fusione degli otto Comuni della Reno-Galliera in un Comune unico. Otto Comuni (distanti tra loro anche oltre 20 km), un territorio di oltre 300 km quadrati e una popolazione che supererebbe i 70.000 abitanti: questi alcuni numeri di una proposta che si annuncia complessa e delicata, per il momento unica a livello nazionale nella sua portata.
Se è vero che il nuovo grande Comune, come ricordato dal Sindaco Monesi, andrebbe ad assumere un importante ruolo nello scacchiere istituzionale provinciale e regionale e potrebbe rispondere con maggiore efficacia ai problemi finanziari e di personale che oggi gli Enti locali attraversano, lo è altrettanto quanto ricordato dal Consigliere regionale di SEL Naldi, e cioè che una fusione di queste proporzioni farebbe allontanare moltissimo le Istituzioni e i servizi dai cittadini, oltre che comprimere gli spazi democratici e di rappresentanza. Quanto accaduto in Valsamoggia, dove al referendum consultivo sulla fusione ha preso parte meno del 50% degli aventi diritto e i “Sì” si sono affermati per un pugno di voti, con i Comuni di Bazzano e Savigno a maggioranza contrari, deve essere un campanello d’allarme e far accendere da subito i riflettori sull’informazione e sulla partecipazione attiva delle comunità coinvolte.
In questo senso lo slittamento dell’intero percorso al prossimo mandato amministrativo è un primo elemento positivo che, quanto meno, consentirà alle persone di formarsi un’opinione e farla pesare all’interno di un percorso che dovrà essere realmente aperto e condiviso. In poche parole, non basterà chiedere ai cittadini “come” vogliono questa fusione, ma prima di tutto “SE” la vogliono.

Noi di Sinistra Ecologia per Castel Maggiore, condividendo la posizione manifestata da SEL a livello territoriale, non siamo pregiudizialmente contrari alle fusioni di Comuni, ma le riteniamo uno strumento maggiormente efficace su scala più ridotta: prima di imbarcarsi in un’avventura tanto rischiosa ed incerta, perché non ragionare da subito sulla possibilità di un rafforzamento dell’attuale Unione Reno-Galliera o su una Federazione/Consorzio dei Comuni che ne fanno parte? E ancora, perché non prendere in considerazione la possibilità di fondere tra loro solo alcuni dei Comuni della Reno-Galliera, ottenendo accorpamenti più omogenei e riuscendo comunque a cogliere i vantaggi (prima di tutto economici) derivanti da queste razionalizzazioni? La discussione è appena iniziata e proseguirà sicuramente durante l’arco del prossimo mandato. Quel che è certo è che noi non ci tireremo indietro e ci impegneremo perché si costruisca un percorso senza forzature o fughe in avanti che garantisca la più ampia partecipazione della cittadinanza.

Passante Nord e Nuova Galliera: facciamo il punto

Durante il dibattito di sabato 7 settembre si è parlato soprattutto di Passante Nord: sono grandi i timori e le preoccupazioni per quest'opera che dovrebbe tagliare per circa 30-40 chilometri l’intera provincia, attraversando le campagne di Castenaso, Budrio, Ozzano dell’Emilia, Granarolo, Castel Maggiore, Bentivoglio, Calderara di Reno e altri comuni. Si tratta dell’opera più impattante prevista su questo territorio: se realizzata, trasformerebbe in maniera irreversibile gli assetti ambientali, agricoli e urbanistici del bolognese incentivando, inoltre, il traffico su gomma.

Bocciato dalle Amministrazioni comunali il cosiddetto “Passantino” presentato da Società Autostrade, si è attualmente in attesa di prendere visione del nuovo progetto delle stesse Autostrade. Al momento sappiamo solo che dovrebbe essere in linea con il vecchio progetto di Passante Nord (quello più lungo per intenderci), così come è stato richiesto dai Sindaci, dalla Provincia di Bologna e dalla Regione Emilia Romagna. Resta da capire come mai Società Autostrade sia diventata favorevole al vecchio progetto quando un suo stesso studio di fattibilità ha evidenziato che non porterebbe benefici sul traffico... Del resto anche il fantomatico “nuovo progetto” avrebbe dovuto essere presentato alle Amministrazioni comunali entro luglio ma ancora non si è visto.

Come mai? Noi di SEpCM condividiamo ciò che hanno evidenziato i relatori dell'iniziativa cioè che l'opera, oltre ad essere inutile, è gravemente dannosa per il territorio visto che “consumerebbe” 720 ettari di terra ed eliminerebbe 8000 ettari di colture di qualità. Riteniamo invece che per diminuire il numero di automobili sulla Tangenziale sia necessario puntare realmente e una volta per tutte su progetti di mobilità sostenibile come ad esempio il Sistema Ferroviario Metropolitano. E' necessario di conseguenza, prima di tutto, un cambio di mentalità che vada nella direzione di un radicale cambiamento dell'idea di città e di mobilità, non più basata sul cemento e la mobilità su gomma.

Per quanto riguarda la Nuova Galliera, la cui realizzazione è già in corso nelle campagne di Castel Maggiore, bisogna rilevare che l'impatto sul territorio dal punto di vista ambientale sarà significativo. Il sacrificio di una delle nostre ultime zone rurali veramente di pregio sarà almeno in grado di portare benefici su una via Gramsci sempre più congestionata?

Noi lo speriamo, anche perché altrimenti non ne varrebbe davvero la pena. Ecco perché crediamo che contestualmente alla costruzione della Nuova Galliera sia importante ripensare l’intera viabilità/mobilità di Via Gramsci e del Capoluogo, anche ragionando per il futuro su pedonalizzazioni parziali o altre strategie in grado di dissuadere realmente gli automobilisti “di passaggio” dall’utilizzo dell’asse della “Vecchia Galliera”.

LA PRIMA FESTA DI SINISTRA ECOLOGIA PER CASTEL MAGGIORE: UN SUCCESSO!

E' stato un successo. Grazie a tutte e a tutti coloro che hanno partecipato alla prima festa di Sinistra Ecologia per Castel Maggiore (SEpCM), con la vostra presenza avete contribuito a un piccolo grande risultato. Prima di tutto dal punto di vista politico, ma certamente anche sul lato economico, dato che alla fine registriamo un ricavo di circa 1450 euro. Risorse essenziali per un'associazione politica come la nostra che si autofinanzia per intero con i contributi dei propri aderenti e dei componenti “istituzionali”, risorse che serviranno per le future attività politiche che organizzeremo a Castel Maggiore e per la prossima campagna elettorale.

I dibattiti sono stati molto partecipati. La musica è stata coinvolgente. La cucina è piaciuta proprio per le combinazioni con cui è stata presentata, ovvero unendo menù tradizionale e greco. E' stata importante e bella la presenza delle associazioni e dei soggetti sociali del territorio.

Ma la vera prima forza di SEpCM sta nel gruppo di compagne e compagni che hanno permesso di realizzare questa Festa, che l’hanno creduta possibile, hanno lavorato con grande passione e oggi continuano giorno dopo giorno ad alimentare questo nuovo progetto di sinistra nato a Castel Maggiore. Un progetto di sinistra locale ma non solo, un progetto includente e aperto che è riuscito sin qui nel piccolo miracolo di unire diverse anime della sinistra pur avendo SEL come punto di riferimento politico a livello nazionale. Un progetto che crede fortemente che, per uscire da questa crisi globale, il cambiamento radicale di cui c'è bisogno possa e debba arrivare da sinistra.

Se del confronto sul futuro di Geovest vi abbiamo già dato conto attraverso l’articolo del giornale comunale, restano da rendicontare gli altri due confronti, quello su Passante Nord e Nuova Galliera e quello sulla proposta di Fusione dei Comuni dell’attuale Unione Reno-Galliera che potete leggere ciascuno nei post a loro dedicati.

Rendiconto Economico Festa Sinistra Ecologia per Castel Maggiore 2013

Entrate 7.874,30

Uscite -6.418,04

Utile 1.456,26

martedì 24 settembre 2013

Festa Provinciale SEL Bologna : "TUTTA UN'ALTRA MUSICA"


Sinistra Ecologia per Castel Maggiore vi ricorda che dal 26 al 29 settembre 2013 nel Parco di Viale Togliatti angolo Viale Salvemini a Bologna (zona Borgo Panigale, uscita 2 della Tangenziale), si svolgerà la Festa provinciale di SEL Bologna.





Convocazione Consiglio Comunale Mercoledì 25 Settembre : si decide su GEOVEST


Sinistra Ecologia per Castel Maggiore
invita tutte le cittadine e tutti i cittadini a partecipare alla seduta del Consiglio Comunale di mercoledì 25 settembre alle ore 18.00: tra i punti in discussione e in votazione ci sarà anche la proposta di parziale privatizzazione della società Geovest,un'ulteriore occasione per approfondire l'argomento, farsi un'idea e comprendere le motivazioni della nostra contrarietà all'operazione.


giovedì 19 settembre 2013

GEOVEST: LE NOSTRE PROPOSTE

Per gli affezionati che ci seguono sul blog anticipiamo il testo dell'articolo che comparirà sul bimestrale dell'amministrazione "In Comune".

La prima Festa di Sinistra Ecologia per Castel Maggiore, che aveva per sottotitolo “La Città che vogliamo” e che si è svolta da venerdì 6 a domenica 8 settembre, è stata davvero un successo: tante cittadine e cittadini hanno invaso tutte le sere il Parco delle Staffette Partigiane di via Lirone, certo per apprezzare la gastronomia tradizionale o la cucina greca e godersi un po’ di buona musica, ma anche per partecipare con interesse ai momenti di approfondimento politico che abbiamo voluto proporre nell’ambito della manifestazione. Altri tasselli nel percorso di costruzione di quel “programma partecipato” con cui vorremmo arrivare alla scadenza delle elezioni amministrative del prossimo anno, presentando passo dopo passo le nostre opinioni e le nostre proposte sui temi al centro della discussione sulla Città che verrà e su quella che vogliamo e confrontandole in modo aperto e trasparente con la cittadinanza. Inizierò parlandovi di quanto è emerso dal primo dibattito della Festa di Sinistra Ecologia per Castel Maggiore, che aveva per tema tra le altre cose anche quello della proposta di parziale privatizzazione di Geovest Srl. Ma andiamo con ordine. Geovest è la società che si occupa della raccolta rifiuti, dello spazzamento e della produzione di energia da fonti rinnovabili negli 11 Comuni, fra cui Castel Maggiore, che le hanno dato vita e ne detengono la proprietà, interamente pubblica.
La società, in tutti i settori in cui opera, ha raggiunto negli anni risultati significativi sia in termini di efficienza del servizio che in relazione alle tariffe applicate ai cittadini e alle attività produttive, inferiori rispetto ad altre realtà della provincia di Bologna. I Governi nazionali negli ultimi anni -da Berlusconi a Letta passando per Monti- hanno introdotto nei confronti del modello gestionale “in house” (quello di Geovest) una serie di limiti e vincoli, di carattere economico e organizzativo, che stanno progressivamente irrigidendo l’azione operativa della dirigenza aziendale, al punto da mettere in discussione il mantenimento degli standard di qualità di erogazione del servizio pubblico. Il management di Geovest, rappresentato durante l’incontro dall’Amministratore Unico Florio Cavani, ha proposto di superare le difficoltà legate in particolare all’accesso al credito e all’assunzione di personale attraverso la parziale privatizzazione della società, da realizzarsi mediante gara ad evidenza pubblica cosiddetta a “doppio oggetto”: in soldoni si prevede l’ingresso a titolo oneroso di un socio privato, al quale sarebbero contestualmente attribuiti compiti operativi connessi alla gestione del servizio, e la partecipazione al capitale sociale di Geovest con una quota del 20%. Sinistra Ecologia per Castel Maggiore, consapevole delle difficoltà che il quadro normativo pone a Geovest, condivide le preoccupazioni evidenziate dai dirigenti della società, ma ritiene necessario e possibile garantirne la solidità dando al tempo stesso continuità alla scelta originaria di ricercare il pareggio e non l’utile di bilancio, avendo come obiettivo prioritario la qualità del servizio attraverso la ricerca del miglior rapporto tra qualità/costi, accelerando il passaggio al porta a porta e introducendo la tariffa puntuale secondo il principio che chi più inquina più deve pagare.

mercoledì 11 settembre 2013

GEOVEST: UN’ALTRA SOLUZIONE E’ POSSIBILE

Dopo il dibattito di alcuni giorni fa alla festa di Sinistra Ecologia per Castel Maggiore, che ha visto la partecipazione attenta di numerosi cittadini, vi proponiamo un’ulteriore occasione di approfondimento sul progetto di parziale PRIVATIZZAZIONE di GEOVEST partecipando al convegno, aperto al pubblico, “Beni comuni e servizi pubblici locali: apertura al privato? Il caso GEOVEST” che si terrà sabato 14 settembre 2013 ad Anzola dell’Emilia.


sabato 7 settembre 2013

Domenica 8 Settembre - Gli appuntamenti da scrivere in agenda

Alle ore 20.30 approfondimento politico dedicato alla proposta di fusione degli otto Comuni della Reno-Galliera: saranno con noi il Sindaco di Castel Maggiore Marco Monesi, il Consigliere Regionale SEL-Verdi Gianguido Naldi e Simone Rimondi, Consigliere Comunale a Bazzano, uno dei Comuni coinvolti dalla fusione della Valsamoggia.
Coordinerà il confronto Federico Palma, Assessore della Città di Castel Maggiore e Coordinatore di SEpCM.



Dalle 22 di nuovo spazio alla MUSICA…
Siete pronti ? Allora allacciatevi le cinture, sul palco della festa atterra l'hip-hop nostrano di Neme e Bologna Air Lainz...

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giovedì 5 settembre 2013

Inizia il TESSERAMENTO

All'interno degli spazi della Festa daremo inizio al Tesseramento a Sinistra Ecologia per Castel Maggiore, uno strumento indispensabile (e trasparente) di finanziamento per una forza politica come la nostra che non gode certo del sostegno economico dei cosidetti "poteri (e finanziatori) forti".

Chiediamo un contributo di di 5 euro a precari/studenti/esodati/disoccupati, 10 euro al socio "ordinario", 20 euro ai "sostenitori".



Un menù da...leccarsi i baffi !

A grande richiesta siamo lieti di rendere disponibile il menù delle prelibatezze che verranno servite alla Festa di Sinistra Ecologia per Castel Maggiore. Un'offerta di autentiche ghiottonerie in grado di rispondere sia alle esigenze di chi ama i sapori della nostra terra, sia a chi, magari ricordando una bella vacanza, preferisce gustare gli aromi della vicina Grecia. Unico comune denominatore la qualità dei cibi, accompagnati magari da una buona bottiglia di vino doc, serviti con posate e piatti completamente compostabili e, cosa che non guasta, con un occhio di riguardo al portafoglio !

Gestione dei rifiuti a Castel Maggiore: cosa cambia ?

Venerdì 6 Settembre alle ore 20.30 nell'area dibattiti della Festa di Sinistra Ecologia per Castel Maggiore confronto pubblico sul tema :

"Rifiuti zero, raccolta di prossimità a Castel Maggiore e privatizzazione di Geovest"



mercoledì 4 settembre 2013

Venerdì 6 Settembre alle ore 19 la Festa di Sinistra Ecologia per Castel Maggiore si tinge di GIALLO


Aperitivo letterario con Matteo Bortolotti, giallista, sceneggiatore ed autore di noir.

Presentazione in anteprima degli e-book “Il Clan dei Camorristi” e “La loggia Perduta”


Oppure visualizza il breve contributo filmato

venerdì 30 agosto 2013

Prima Festa di Sinistra Ecologia per Castel Maggiore!


Abbiamo preparato per voi un Menu' per palati e cervelli fini: aperitivi letterari, cucina tradizionale e mediterranea, eco-shopping, approfondimenti e confronti sul presente e il futuro della nostra Città, tornei e tanta musica di qualità.

Insomma, un'occasione da non perdere... Ti aspettiamo!

Clicca sull'immagine per visualizzare il programma completo e...rimani connesso, a breve troverai tutti gli aggiornamenti sulle singole iniziative!




lunedì 29 luglio 2013

Il 31 luglio in Consiglio Comunale si parla della privatizzazione di Geovest: partecipiamo!

Mercoledì 31 luglio alle ore 18.00, presso la Sala Consiliare del Comune di Piazza Amendola 1 a Castel Maggiore, sarà portata alla discussione del Consiglio Comunale la proposta di privatizzazione parziale di Geovest S.r.l., la società totalmente pubblica che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti nel nostro e in altri 10 Comuni del bacino tra Bologna e Modena. A fronte della possibilità di far entrare nella compagine societaria un privato con il 20% delle quote, noi di Sinistra Ecologia per Castel Maggiore siamo convinti che Geovest possa e debba rimanere pubblica: solo due anni fa un referendum popolare ha ribadito la necessità di non privatizzare i servizi pubblici di rilevanza economica e per questo noi chiediamo che gli 11 Comuni soci si impegnino a bloccare il processo di privatizzazione, lavorando per far ottenere a Geovest un nuovo affidamento del servizio per 15 anni con l'attuale modalità "in house". Per queste ragioni, e perché vogliamo una gestione dei servizi essenziali pubblica e partecipata, invitiamo tutta la cittadinanza ad assistere alla discussione.

Qui è consultabile l'o.d.g. della seduta consigliare

SEpCM: approvato lo Statuto, nominati Coordinatori e Tesoriere

Il 17 luglio l'Assemblea di Sinistra Ecologia per Castel Maggiore ha approvato lo Statuto dell'associazione, scaricabile qui e nella sezione "Chi siamo" di questo blog.
Durante lo stesso incontro sono stati nominati i due coordinatori e il tesoriere: si tratta rispettivamente di Federico Palma, Assessore al Bilancio del Comune di Castel Maggiore, Maurizio Mazzini, referente di SEL per Castel Maggiore e Ylenia Antonioni.

lunedì 17 giugno 2013

Invito alla prossima riunione di:

Sinistra Ecologia per Castel Maggiore

Ci vediamo mercoledì 19 giugno alle ore 20.30
Per decidere insieme le prossime iniziative


Per info: sinistraecologiapercm@gmail.com

martedì 11 giugno 2013

La Scuola che vorremmo...


Una serata piena di stimoli, una discussione ricca di spunti e che ha coinvolto larga parte dei presenti da una parte e dall’altra del tavolo; certamente il primo passo di un confronto che deve necessariamente continuare dentro e fuori le istituzioni, perché c’è bisogno di parlare di scuola pubblica così come c’è bisogno di mobilitarsi per la scuola pubblica.

Se il punto di partenza è stato giocoforza il Referendum svoltosi a Bologna lo scorso 26 maggio su iniziativa del Comitato Articolo 33 e il suo risultato, le parole di Mirco Pieralisi e Francesca Ruocco hanno iniziato a prefigurare le modalità e gli argomenti che saranno al centro dell’attenzione nei prossimi mesi, quando abbandonati i toni da campagna elettorale bisognerà entrare nel merito di cosa fare delle risorse pubbliche destinate all’istruzione.

Dal canto suo l’Assessore all’Istruzione del Comune di Castel Maggiore Belinda Gottardi ha chiarito come nel nostro territorio, contrariamente alla situazione bolognese, non esistano scuole dell’infanzia comunali e come quelle statali riescano a garantire solamente 295 posti a fronte di un fabbisogno quasi doppio. Le 4 scuole paritarie convenzionate col Comune arrivano infatti ad un’offerta di 252 posti e ricevono dall’Ente un contributo annuale di circa 43.000 euro, suddiviso in 10 sezioni sulla base del numero dei bambini e delle bambine che le frequentano. Il finanziamento pubblico, ha poi spiegato la stessa Gottardi, è rimasto invariato negli anni così come le risorse che complessivamente il Comune investe sulla scuola e l’istruzione, mentre le convenzioni che di anno in anno vengono siglate costituiscono una sorta di “patto” tra istituzioni a tutela della qualità dell’insegnamento.

Sinistra Ecologia per Castel Maggiore, consapevole che con quei soldi non si aprono 10 sezioni di materna pubblica, ha a questo proposito una posizione molto chiara: noi siamo per la scuola pubblica intesa come scuola di tutte e tutti, laica, gratuita e democratica e quindi il contributo comunale a nostro avviso deve servire non tanto per garantire il cosiddetto pluralismo educativo e la libertà di scelta delle famiglie (legittima e costituzionalmente garantita, ma senza oneri a carico della collettività), quanto piuttosto per aiutare quelle famiglie che non riescono a mandare il proprio bambino alla scuola pubblica perché lì non trovano posto e quindi per garantire anche nelle scuole private standard educativi e pedagogici di qualità quantomeno pari a quella pubblica. Noi non abbiamo nulla contro l’iniziativa privata ma pensiamo che, in particolare in un momento di difficoltà economica come quello che viviamo, si debba andare sempre più verso un contributo mirato e non a pioggia, un sostegno quindi alle persone più che alle scuole, risparmiando progressivamente denari pubblici da un lato e al tempo stesso rendendo molto più decisivi quelli che si continua ad investire. Per dirla con Calamandrei: “per aversi una scuola privata buona bisogna che quella dello Stato sia ottima (…) Quando la scuola pubblica è così forte e sicura, allora, ma allora soltanto, la scuola privata non è pericolosa”.

lunedì 27 maggio 2013

W La Scuola PubblicA !

Domenica 26 maggio 85.934 cittadine e cittadini bolognesi hanno partecipato al Referendum consultivo sul finanziamento pubblico alle scuole materne private paritarie promosso dal Comitato Art.33: il 59% di loro (50.517) votando per l'opzione A ha espresso la volontà di indirizzare le risorse comunali verso le scuole pubbliche. L'affluenza si è fermata al 28,71% degli aventi diritto ma, confrontando questo dato al drammatico astensionismo che colpisce nelle stesse ore le elezioni amministrative in tutta Italia, la partecipazione ad una consultazione così specifica appare davvero significativa.

Indubbiamente questo referendum manda un segnale forte e in controtendenza rispetto alle politiche che negli ultimi anni hanno finito gradualmente per dissanguare la scuola della Costituzione e rappresenta un pronunciamento da tenere in considerazione, prima di tutto da parte di chi amministra la cosa pubblica. Noi pensiamo che questo risultato sia un punto di partenza e che possa e debba essere da impulso ad una riflessione più ampia sul ruolo e le prospettive della scuola pubblica nel nostro territorio.  Per parlare di un tema così importante e che evidentemente non riguarda la sola Bologna, Sinistra Ecologia per Castel Maggiore organizza un incontro di approfondimento che vedrà la partecipazione di Marina d'Altri del Comitato Art.33, dell’Assessore alla Cultura, Politiche per l’Infanzia, l’Adolescenza e l’Istruzione del Comune di Castel Maggiore Belinda Gottardi, del Consigliere Comunale di Bologna Mirco Pieralisi, di Francesca Ruocco della FLC-CGIL e di Paolo Gurgone dell'Associazione Scuolare. L'iniziativa si terrà mercoledì 5 Giugno 2013 alle ore 21.00 a Castel Maggiore presso la Casa del Volontariato in via E.Berlinguer n°19.

Vi aspettiamo!

"Clikka" qui per visualizzare il volantino dell'iniziativa

"Clikka " qui  per approfondire il tema 

martedì 21 maggio 2013

Per una Scuola Pubblica di serie A


Domenica 26 Maggio 2013, a Bologna, grazie alla caparbietà di un comitato di cittadini composto da uomini e donne liberi, la cittadinanza sarà chiamata ad esprimersi, con un Referendum Consultivo, su un argomento molto importante:  l’utilizzo delle risorse finanziarie comunali previste secondo il vigente sistema delle convenzioni.


Si tratta di scegliere se destinare i fondi disponibili alle scuole dell’infanzia comunali e statali oppure alle scuole private paritarie.
A partire da questo, ma per svolgere a Castel Maggiore una discussione più ampia su ruolo e difficoltà della Scuola Pubblica stiamo preparando un’iniziativa aperta alla partecipazione dei cittadini.

Restate sintonizzati…




venerdì 17 maggio 2013

...libertà è partecipazione !




Un'assemblea vera e molto partecipata quella che si è svolta su iniziativa di Sinistra Ecologia per Castel Maggiore mercoledì 15 maggio alla Sala civica ex-Stazione di Trebbo: siamo rimasti fino a mezzanotte a parlare di cassa di espansione e rischio idrogeologico del fiume Reno, a significare una volta di più che di momenti di approfondimento, trasparenza e confronto come questi ce n'è davvero bisogno. Dopo gli interventi dei nostri ospiti, che ringraziamo ancora per la disponibilità, tante sono state le domande e le osservazioni arrivate dalla cittadinanza che affollava la sala, anche perché le criticità attorno all'opera non mancano. Noi di Sinistra Ecologia per Castel Maggiore siamo convinti che, se la cassa di espansione a Trebbo è necessaria e urgente come le ordinanze di protezione civile prescrivono, allora la si
debba predisporre con tempi e modalità da opera pubblica, mettendo al primo posto l'interesse collettivo e non il profitto di chi si aggiudicherà l'appalto per la realizzazione. Non è accettabile pensare che per 10/20 anni Trebbo diventi un cantiere permanente in attesa che gli aggiudicatari dell'appalto sfruttino e mettano sul mercato i materiali estratti: la cassa di espansione è un'opera idraulica per la sicurezza del territorio, non una nuova cava!
Anche il percorso partecipativo richiesto dal Comune di Castel Maggiore dovrà essere reale e coinvolgente, per consentire alle cittadine e ai cittadini di Trebbo di entrare nel merito non solamente dell'impatto della cantierizzazione e della destinazione finale dell'opera, ma anche dell'intera fase progettuale. 
Sia a livello comunale che regionale faremo la nostra parte per vigilare che questo avvenga, ma è fondamentale che la partecipazione attiva e l'interesse della cittadinanza si mantengano vivi: in questo senso anche questa assemblea pensiamo possa essere stata un tassello utile, un importante punto di partenza per imboccare la strada di un protagonismo e di una consapevolezza diffusa che sono tra i nostri primi obiettivi.

Grazie ancora a tutte e a tutti per la partecipazione!

mercoledì 15 maggio 2013

Soltanto il mare: la visione di un migrante sbarcato a Lampedusa


Vi segnaliamo:

"Soltanto il mare: la visione di un migrante sbarcato a Lampedusa"


Venerdì 17 Maggio 2013 - ore 20.45
Teatro Biagi D’Antona – via La Pira 54, Castel Maggiore (Bo)
presentazione del film "Soltanto il mare"

Girato a Lampedusa nel corso del 2010, il film propone lo sguardo incrociato di due realtà che a Lampedusa raramente dialogano tra loro:
quella di un migrante, sbarcato da clandestino sulle coste dell’isola,
e quella dei lampedusani.
 
Intervengono:
 
Dagmawi Yimer - Regista del film
Giovanni Giacò  - Vicesindaco di Castel Maggiore e Assessore alle 
                               Politiche Sociali e Immigrazione

Se siete interessati a vedere il trailer del film vi rimandiamo al sito
www.soltantoilmare.eu/trailer

 
 
 

venerdì 10 maggio 2013

Manifestazione nazionale della Fiom sabato 18 maggio a Roma



Sinistra Ecologia per Castel Maggiore

Invita tutte e tutti a partecipare alla manifestazione nazionale della Fiom sabato 18 maggio a Roma: per il diritto al lavoro, all'istruzione, alla salute, al reddito, alla cittadinanza, per la giustizia sociale e la democrazia.
Il Sindacato dei Metalmeccanici CGIL organizza un pullman con partenza dalla Camera del Lavoro di Funo di Argelato (via Galliera 62) alle ore 01.00.

Per info e prenotazioni:

Andrea Vaccarella 3346676871 o www.fiom-bologna.org

mercoledì 8 maggio 2013

LAVORI IN CORSO PER UNA NUOVA SINISTRA A CASTEL MAGGIORE

Pubblichiamo l'articolo del Consigliere Gianluca Ruotolo per il giornale "In Comune".



Da quest'articolo non sarà più presente il simbolo della Federazione della Sinistra (FdS), che ha accompagnato il nostro Gruppo Consiliare in questi anni e la nostra azione politica sul territorio. La FdS è un’esperienza a cui abbiamo dedicato con convinzione le nostre energie e i nostri sforzi, ma che purtroppo si è conclusa per una serie di errori commessi in primis dai soggetti promotori, che hanno deciso tra le altre cose di non presentarla all’ultima tornata elettorale preferendole la disastrosa esperienza di Rivoluzione Civile.

Con la fine della FdS, in un momento come questo, la cosa peggiore sarebbe rimanere fermi in attesa degli eventi. Le cittadine e i cittadini ci chiedono coraggio, risposte e innovazione. In una parola cambiamento. Per questo motivo, pensando che sarebbe sbagliato rinchiuderci in recinti sempre più stretti e autoreferenziali e che non hanno mai contraddistinto la nostra azione politica nelle istituzioni e sul territorio, stiamo costruendo un progetto politico di sinistra innovativo, aperto, unitario, che abbia come punti di riferimento l'ambiente, la giustizia sociale, la Resistenza, la parità di genere, l’efficienza nella gestione della “cosa pubblica”, la difesa dei servizi, la qualità della vita del nostro territorio, la trasparenza e la democrazia. Una sinistra che sia in grado di rappresentare nuovamente i bisogni concreti delle persone, recuperando chi ha perso la fiducia nella buona politica, chi non va più a votare o non vota più a sinistra. Questo progetto, che per il momento definiamo come “Sinistra per Castel Maggiore”, avrà molto presto un nome e un simbolo scelti dagli aderenti e nascerà con l’importante contributo e sostegno di Sinistra Ecologia e Libertà (SEL). Al momento proprio SEL, secondo noi, è l’unico partito che in Parlamento sta dando risposte chiare alla domanda di cambiamento radicale che il popolo della sinistra e del centro-sinistra avevano espresso con le elezioni di febbraio: in particolare con le decisioni prese in occasione dell’elezione del Presidente della Repubblica (votando prima Rodotà e poi Prodi anche quando il suo stesso partito lo stava tradendo) e con la scelta, coerente con quanto promesso in campagna elettorale anche dal Pd, di non dare la fiducia a un governo di continuità con quello di Monti o addirittura che vedesse la presenza di Berlusconi. E invece ecco il “Governissimo” Letta, formato e sostenuto da Pd-PdL-Scelta Civica, e la naturale conseguenza dell'opposizione costruttiva e propositiva da sinistra. La nostra idea e il nostro progetto però non si esauriscono in SEL, perché vogliono provare a raggiungere anche chi non è vicino a quel partito o ad altri partiti: pensiamo a tutte e tutti coloro che da sinistra si vogliono impegnare in una politica attiva per il bene comune del territorio, indipendentemente dalla loro collocazione elettorale.