domenica 31 luglio 2016

RICHIESTA PROROGA E AMPLIAMENTO DISCARICA ASA: NON E’ NECESSARIA E MANCANO GARANZIE CHE SIA L’ULTIMA

Comunicato Stampa di SECM sul tema della richiesta di ampliamento della discarica ASA a Castel Maggiore

Sinistra Ecologia per Castel Maggiore ha seguito con attenzione il percorso della procedura di V.I.A./A.I.A. relativa al “Progetto di ridefinizione del III° settore della discarica per rifiuti non pericolosi di Castel Maggiore” proposto da ASA S.C.P.A.
Abbiamo valutato la nuova richiesta di ampliamento di capacità della discarica, che in precedenza aveva già ottenuto l’accoglimento di una variante al progetto iniziale con proroga delle attività fino al 2017 (dovevano cessare nel 2013) e incremento della capacità disponibile di 415.400 m3 oltre i 936.000 m3 già previsti, prima di tutto alla luce delle necessità di gestione dei rifiuti in ambito regionale nel quadro degli strumenti regolatori e di pianificazione adottati dalla Regione Emilia-Romagna, in particolare il “Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti 2020”.

Tale piano individua in modo preciso le quantità di rifiuti speciali -del tipo che viene smaltito nell’impianto di Castel Maggiore- che dovranno essere avviati a discarica, indicando dove saranno allocati gli impianti in modo da soddisfare il fabbisogno previsto anche secondo le evoluzioni meno favorevoli: la quota di rifiuti speciali pericolosi di cui è previsto lo smaltimento in discarica nelle previsioni di piano è ampiamente soddisfatta dalle disponibilità residue attualmente autorizzate, a cui si aggiunge un’ulteriore capacità di trattamento in specifici impianti di incenerimento.
Anche per quanto riguarda i fanghi da trattamento acque, ricordiamo che in regione questa tipologia di rifiuto evidenzia un trend in aumento dei quantitativi avviati a recupero e le indicazioni del piano sono che nella gestione dei fanghi “il trattamento biologico e fisico/chimico e infine la discarica devono rappresentare le opzioni ultime da scegliere”.
Il progetto di ampliamento della discarica di Castel Maggiore, anche dopo la valutazione delle integrazioni prodotte a supporto da ASA a seguito delle osservazioni di ARPAE in sede di Conferenza dei Servizi, non ci convince prima di tutto perché non risulta necessario al soddisfacimento del fabbisogno previsto di rifiuti da avviare a smaltimento nell’arco di piano; l’assenza di garanzie sul fatto che questa proroga sia veramente l’ultima è l’altro elemento che a nostro avviso dovrebbe far valutare ipotesi alternative, tenendo in considerazione anche il contributo al problema rifiuti già generosamente offerto da un territorio come quello di Sabbiuno.
Come Sinistra Ecologia per Castel Maggiore auspichiamo infine che la Regione Emilia-Romagna si doti anche per i Rifiuti Speciali (come già avviene per i Rifiuti Urbani) di una disposizione normativa che individui in modo equo, preciso e trasparente l’entità di disagio ambientale da riconoscere ai Comuni nei quali sono localizzati gli impianti ed il suo utilizzo a tutela dell’ambiente e dei cittadini.

Castel Maggiore (Bo), 29/07/16

martedì 26 luglio 2016

DISCARICA ASA a CASTEL MAGGIORE: COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE ER

Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa divulgato ieri da Legambiente Emilia-Romagna in merito alla richiesta di ampliamento della discarica di proprietà di ASA a Castel Maggiore.

COMUNICATO STAMPA Bologna, 25 luglio 2016

Discarica di Castel Maggiore, ampliamento da rigettare.

Legambiente scrive alla conferenza dei servizi: impianto impattante e non necessario. Si crea un nuovo danno al territorio, utile solo agli interessi consolidati del business dei rifiuti

Legambiente ha inviato questa mattina ai soggetti rappresentati nella conferenza dei servizi che deve valutare l’ampliamento della discarica per rifiuti speciali di ASA ubicata nel Comune di Castel Maggiore, una lettera contenente le proprie osservazioni in merito.

Una documento che arriva in seguito alla richiesta, fatta al proponente dalla conferenza dei servizi lo scorso aprile, di “dimostrare ai fini del presente procedimento il fabbisogno di trattamento/smaltimento per i rifiuti previsti nel progetto di ampliamento della discarica di ASA in relazione ai documenti di pianificazione in materia di rifiuti adottati dalla Regione Emilia-Romagna che già evidenziano il raggiungimento dell’autosufficienza regionale nella gestione dei RU e RS non pericolosi”.

Obiettivo condiviso di tutte le politiche sui rifiuti è quello di andare a minimizzare l’utilizzo della discarica, una tipologia impiantistica impattante, che lascia ferite permanenti sul territorio e pesanti eredità per le future generazioni. Per tale ragione l’ampliamento della discarica bolognese va respinto senza esitazioni.

Legambiente sottolinea come l’ampliamento della discarica comporterebbe nuovi impatti ambientali, non giustificati da una esigenza reale di smaltimento.

Come evidenziato nel documento inviato alla conferenza dei servizi infatti, anche riferendosi solo alla pianificazione contenuta nel PRGR della Regione Emilia-Romagna che parla di autosufficienza impiantistica regionale per lo smaltimento rifiuti nell’arco temporale della pianificazione (al 2020), la richiesta di ampliamento sarebbe incompatibile.

Rispetto a questi obiettivi Legambiente aveva inoltre già segnalato, con le opportune osservazioni al PRGR adottato, come sia possibile ridurre ulteriormente i quantitativi di rifiuto a smaltimento e quindi di fabbisogno impiantistico. Ma avvallare la richiesta di ampliamento della discarica – ribadisce l’associazione - vorrebbe dire mettere in discussione l’intero impianto della pianificazione regionale sui rifiuti.

L’associazione confida quindi che la Conferenza dei Servizi e gli enti preposti rigettino il rilascio della concessione per l’ampliamento della discarica ASA di Castel Maggiore. Autorizzare l’ampliamento significherebbe concedere l’ennesimo regalo agli interessi consolidati del business dei rifiuti, utile solo agli interessi di pochi a scapito dell’ambiente e della salute dei cittadini.

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