lunedì 20 ottobre 2014

ROTTAMA ITALIA

Vi segnaliamo un istant book gratuito, scaricabile dal link riportato sotto, nel quale 16 autorevoli firme smontano pezzo per pezzo il decreto Sblocca-Italia elaborato dal governo di Matteo Renzi.


Vi anticipiamo l'introduzione, scritta dal curatore del volume, il professor Tomaso Montanari:

Perché vogliamo che l’Italia cambi verso. Ma davvero. Vogliamo un Paese moderno. E cioè un Paese che guardi avanti. Un Paese che sappia distinguere tra cemento e futuro. E scelga il futuro. Vogliamo un Paese in cui chiamiamo sviluppo ciò che coincide con il bene di tutti, e non con l’interesse di pochi. Un Paese in cui lo sviluppo sia ciò che innalza -e non ciò che distrugge- la qualità della nostra vita. Un Paese che cresca, e non un Paese che divori se stesso. Un Paese capace di attuare il progetto della sua Costituzione. Una Costituzione che da troppo tempo “è ancora un programma, un ideale, una speranza, un impegno di lavoro da compiere”, una Costituzione in cui “è scritta a chiare lettere la condanna dell’ordinamento sociale in cui viviamo” (Piero Calamandrei). Il decreto Sblocca-Italia è, invece, un doppio salto mortale all’indietro. Un terribile ritorno a un passato che speravamo di aver lasciato per sempre. Un passato in cui “sviluppo” era uguale a “cemento”. In cui per “fare” era necessario violare la legge, o aggirarla. In cui i diritti fondamentali delle persone (come la salute) erano considerati ostacoli superabili, e non obiettivi da raggiungere.

Giuseppe Dossetti avrebbe voluto che nella Costituzione ci fosse questo articolo: “La resistenza individuale e collettiva agli atti dei poteri pubblici che violino le libertà fondamentali e i diritti garantiti dalla presente Costituzione è diritto e dovere di ogni cittadino”.

La prima, e più importante, resistenza allo Sblocca Italia passa attraverso la conoscenza, l’informazione, la possibilità di farsi un’opinione e di farla valere. Discutendone nelle piazze e nei teatri, nelle televisioni e alla radio. Richiamando al progetto della Costituzione i nostri rappresentanti in Parlamento. E, se necessario, anche ricorrendo al referendum: se -alla fine e nonostante tutto- questo sciagurato decreto Rottama Italia diventerà legge dello Stato. Perché non siamo contro lo Sblocca Italia. Siamo per l’Italia.

giovedì 16 ottobre 2014

Da parte mia #NessunaFiducia 16 ottobre #IOSCIOPERO : due cortei a Bologna

“Lavoro, dignità, uguaglianza, democrazia per cambiare l'Italia” sono le parole d'ordine al centro dello sciopero generale regionale delle categorie industria, terziario e cooperazione promosso dalla CGIL Emilia Romagna per oggi, giovedì 16 ottobre, a Bologna, dalle ore 9,00 alle ore 13,00.

Lo sciopero generale emiliano-romagnolo anticipa la grande manifestazione nazionale del 25 ottobre a Roma e ne ricalca la piattaforma, rilanciando - spiega in una nota il sindacato - "l'esigenza di una risposta forte al Jobs Act e alle politiche del Governo in materia di lavoro volte a cancellare lo Statuto dei Lavoratori, modificando l'art.18 e liberalizzando la possibilità di licenziamento. Per la Cgil invece è necessario cambiare politica economica, creare un nuovo sistema di tutele contro la disoccupazione per tutti i lavoratori, cancellando la giungla dei contratti precari e estendendo lo Statuto dei Lavoratori a tutti, allargando le tutele universali".