mercoledì 28 dicembre 2016

UN NATALE E UN NUOVO ANNO DI SPERANZA

Sinistra Ecologia per Castel Maggiore augura a tutte le cittadine e i cittadini di Castel Maggiore buone feste e un felice anno 2017.
Per noi il miglior regalo è arrivato pochi giorni fa, quando un compratore ha formalizzato una proposta di acquisto per la SELCOM, prevedendo di rilevare tutte le attività e salvaguardare l'intera occupazione.
Abbiamo seguito da vicino questa vicenda fin da subito, portandola all'attenzione delle Istituzioni locali e della cittadinanza: ora il nostro ringraziamento va alle lavoratrici e ai lavoratori, che con la loro mobilitazione hanno permesso di raggiungere questo risultato, e naturalmente ai sindacati, che anche quando non sembrava possibile si sono opposti con coerenza allo smembramento dell'azienda (sapendo che lo "spezzatino" avrebbe finito per condannarla) e che hanno favorito l'uscita di scena di una proprietà che ha portato sull'orlo del baratro un'eccellenza produttiva del nostro territorio. Siamo stati e siamo al loro fianco, e continueremo ad esserlo fino a che non si potrà definitivamente scrivere la parola fine su una crisi assurda e immotivata, perché davvero la solidarietà e la lotta pagano!

"Clikka " qui per approfondire i termini dell'accordo  

mercoledì 23 novembre 2016

I costi della politica che Renzi non vuole tagliare. C'E' CHI DICE NO

Mentre Renzi racconta la favola che la riforma costituzionale ha fra gli obiettivi quello di ridurre i costi della politica, il mondo reale purtroppo ci da un'immagine del tutto diversa. Ecco un esempio di costi che andrebbero tagliati e che Renzi non vuole assolutamente toccare, anzi...

Spese militari: 64 milioni al giorno per caccia, missili e portaerei

La corsa agli armamenti è aumentata negli ultimi anni.Sono stimati in più di 23 miliardi gli investimenti per il 2017.

Le navi ad esempio sulla carta nascono come navi a doppio uso, un ibrido destinato un po' ad aiutare la Protezione civile in caso di calamità e un po' a combattere. E così vengono presentate al Parlamento. Ma poco alla volta il progetto prende la forma di una nuova portaerei e i pattugliatori si trasformano in agguerrite fregate. Oppure sono prototipi di aereo ideati dalle aziende come iniziativa privata, senza che l'Aeronautica ne abbia manifestato l'esigenza; poi dopo qualche anno di tira e molla vengono acquistati a decine dallo Stato. Il tutto sotto gli occhi di senatori e deputati, molte volte distratti ma in alcuni casi fin troppo interessati. Tanto alla fine il conto tocca ai contribuenti. Già ma quanto paghiamo per le spese militari?

Per il prossimo anno l'esborso complessivo viene stimato in 23 miliardi e 400 milioni, ossia 64 milioni di euro al giorno: un aumento dello 0,7 per cento rispetto alla dotazione del 2016 e di quasi il 2,3 per cento in più rispetto alle previsioni. Il criterio di calcolo elaborato dall'Osservatorio Mil€x - lo stesso che viene usato dagli organismi internazionali più accreditati - ribalta i luoghi comuni sui tagli alla Difesa: i fondi reali invece sarebbero aumentati del 21 per cento nell'ultimo decennio. Così nel 2017 solo per l'acquisto di strumenti per le forze di cielo, di terra e di mare si impiegheranno 5,6 miliardi di euro, ossia 15 milioni al giorno.

Infine c'è una voce nel bilancio 2017 che letteralmente decolla: quella dei voli di Stato, con un 50 per cento in più. Serviranno infatti ben 23 milioni e mezzo per il noleggio del nuovo Airbus presidenziale voluto da Matteo Renzi. "Non è il mio aereo", ha detto pochi giorni fa il premier: "È un jet in leasing, usato, che serve a portare gli imprenditori a fare missioni all'estero". Finora se ne ricorda una sola, forse la più costosa trasvolata della storia italiana. Fonte: La Repubblica

mercoledì 9 novembre 2016

"CAMBIO DI STAGIONE"...DIRETTAMENTE A CASA VOSTRA !

Cari cittadini di Castel Maggiore, il nuovo numero del periodico "Cambio di Stagione" è in corso di diffusione e arriverà a breve nella buca della posta di ciascuno di voi...non è pubblicità, buona lettura !



Chi volesse leggerlo o scricarlo direttamente da web può accedere al link sotto indicato:

CLICCA QUI PER SCARICARE IL PERIODICO IN FORMATO PDF 

giovedì 27 ottobre 2016

REFERENDUM: LE RAGIONI DEL NO

Sui mezzi di informazione si fa un gran parlare del referendum sulla modifica alla Costituzione. Purtroppo la verità sui contenuti del referendum non è quella che ci viene raccontata.Almeno, è quello che noi pensiamo. Se siete curiosi di conoscere "un'altra verità" o volete approfondire le vostre conoscenze in merito per esprimere un voto più consapevole vi invitiamo all'iniziativa che abbiamo organizzato :

mercoledì 19 ottobre 2016

Passante di Mezzo : Legambiente ER scrive a Merola

Pubblichiamo di seguito il comunicato stampa emesso ieri da Legambiente Emilia-Romagna sul tema del progetto del cosidetto Passante di Mezzo relativo al nodo bolognese tangenziale-autostrada.
Finalmente accantonato il devastante ed inutile progetto del Passante Nord purtroppo si ripropongono le medesime ( peggiorate ) metodologie di confronto ( praticamente assente ) con cittadini, associazioni, categorie economiche che ben lontane da un percorso partecipativo reale impediscono di fatto il necessario ed utile approfondimento fra diverse ipotesi di soluzione ai problemi che si intendono affrontare.

LEGAMBIENTE A MEROLA: “METTA’ LA CITTÀ ALLA GUIDA DEL PROCESSO E NON IN POSIZIONE SUBALTERNA”

Dopo un mese e mezzo di incontri, una domanda al Sindaco: le scelte tecniche proposte, l’impegno economico, i tempi contingentati del dibattito sono certamente quelli che vanno a vantaggio di Società Autostrade. Sono anche quelli utili alla città?
Il Passante di Mezzo è l’opera più rilevante che la città metropolitana potrebbe vedere nei prossimi decenni dal punto di vista economico, degli effetti urbanistico-ambientali e probabilmente per le conseguenze sulla mobilità.
Rispetto a questa rilevanza il percorso avviato per coinvolgere la città risulta assolutamente inadatto nei modi, nei tempi a disposizione e, soprattutto, nei margini veri di scelta che Società Autostrade ha imposto. Con un ruolo della politica che pare piuttosto subalterno rispetto al protagonismo del soggetto privato.
Questo a cominciare dalle risorse messe in gioco. Chiediamo infatti al Sindaco, perché dei 1300 milioni previsti per l’adeguamento del nodo di Bologna originariamente solo 600 risultano oggi a disposizione della città, con le rimanenti parti che rimarrebbero a disposizione di Società Autostrade. E’ chiaro che già questo vincolo da solo riduce drasticamente i margini di scelta rispetto ad altre soluzioni strategiche, come l’interramento o la realizzazione di ulteriori tratti coperti. Un’abdicazione grave da parte del sistema politico territoriale.
Rispetto poi al percorso partecipato, una decisione così rilevante non può essere sostenuta da un confronto ridotto a soli due mesi effettivi, in cui gran parte dei partecipanti hanno trovato ben poco della democrazia raccontata inizialmente, e in cui le articolazioni democratiche locali sono rimaste in secondo piano, delegando il racconto del futuro di Bologna alla visione della Società Autostrade. Non vorremmo che i motivi della fretta fossero legati all’entrata in vigore nel 2018 delle nuove disposizioni sugli appalti in house da parte dei concessionari autostradali, che ridurrebbero i margini della Società privata.
Sarebbe inoltre opportuno sapere se le molte domande e richieste emerse nel corso dei confronti troveranno risposte in questa fase, o si avranno solo a giochi fatti, una volta che il progetto passerà al Ministero.
Chiediamo come mai Sindaco e città Metropolitana non siano arrivati ai tavoli di confronto prima di tutto con un’idea strategica di città e della sua mobilità connettiva su cui chiedere ad Autostrade di uniformarsi.
Appare piuttosto il contrario: la città sembra dover rincorrere le proposte dell’azienda senza veri confronti tra alternative.
Questa grande opera non è stata inserita nel quadro del PUMS (il piano urbano della mobilità sostenibile ancora solo accennato) e nemmeno si è trovato sui tavoli di discussione una contestuale idea di riassetto della mobilità e i piani di investimento per le altre parti della mobilità bolognese.
Ci chiediamo inoltre perché non sia stata presa in considerazione dall’Amministrazione, come richiesto tempo fa da Legambiente, la possibilità di un apposito sovrapedaggio per i transiti nel nodo bolognese a vantaggio della mobilità sostenibile, in particolare quella su ferro anche a favore del trasporto di merci, e della riduzione dell’inquinamento (un aumento di 10 cent comporterebbe qualche milione all’anno).
Insomma, per usare una metafora, il percorso partecipato a cui la città è chiamata serve solo per decidere il “colore e gli accessori della casa”, non “com’è fatta, quante stanze ha” ecc. E, soprattutto, a gestire il percorso è chi farà l’intervento che ha già deciso quanti soldi ci sono.
Chiediamo quindi che, per giungere ad una scelta in grado di garantire veramente i massimi benefici alla città, si riveda l’accordo blindato dell’aprile scorso tra Ministero -Regione ER – Società Autostrade, al fine di mettere nelle condizioni di valutare appieno tutte le ipotesi progettuali, con risorse economiche adeguate per attuarle, e tempi sufficienti ad una partecipazione democratica e consapevole.

Ufficio Stampa - Legambiente Emilia Romagna Piazza XX Settembre, 7 - 40121 Bologna Tel e Fax: 051 241324 www.legambiente.emiliaromagna.it

mercoledì 28 settembre 2016

Intervento di SECM nel Consiglio Comunale del 27/09/2016

VARIAZIONI DI BILANCIO

Una prima considerazione: dai documenti che abbiamo avuto modo di visionare e dalla relazione dell'Assessore Baldacci, che ringrazio per la sua chiarezza, le variazioni di bilancio che siamo chiamati ad approvare sono conseguenti in massima parte all'aumento di spesa dovuto ai servizi legati all'istruzione.
Spese in alcuni casi -come per le scuole d'infanzia- coperte da trasferimenti di fondi regionali oppure ricavati dalle entrate tributarie e comunque messi a copertura nel pieno rispetto degli equilibri di bilancio.
Premesso che la previsione di spesa normalmente viene fatta sul consolidato dell'anno precedente, risulta evidente che ci troviamo di fronte ad una aumentata richiesta di ore per interventi di educatori sull'handicap e per i servizi educativi della prima infanzia.
Ormai il caso della scuola è diventato emblematico di una situazione che sta diventando sempre più difficile da sostenere per questa, come per altre, Amministrazioni. Una situazione ormai divenuta prassi consolidata, per cui il Comune è chiamato a dare continuamente risposte ai bisogni sempre più pressanti e crescenti dei cittadini per supplire alle carenze del Governo.

In precedenti Consigli Comunali ho più volte sottolineato l'assurdità per cui, di fronte ad un incremento del numero di bambini diversamente abili o con disagio sociale che frequentano le scuole del territorio, cresca il numero delle ore coperte dagli educatori comunali mentre, a dispetto di quanto decantato in giro da certi organi di stampa riguardo all'ultima riforma della scuola, non cresca o addirittura continui a diminuire quello delle insegnanti statali di sostegno.
Rendo merito al Comune di Castel Maggiore, alla nostra Amministrazione e a quelle precedenti di aver sempre dato grande importanza all'istruzione, all'assistenza e alla prevenzione del disagio giovanile nelle scuole, destinando a queste priorità i pochi fondi a disposizione anche durante il periodo di ristrettezze dovuto al patto di stabilità.
Infatti, la percentuale di “copertura” delle ore di educatore erogate dalla nostra Amministrazione è sempre stata superiore (85% dato fornito dall'Assessore Giannerini) rispetto a quella degli altri Comuni- e non solo all'interno dell'Unione- e questo dato, probabilmente, ha fatto sì che alcune famiglie con figli in situazione di disabilità abbiano scelto il nostro Comune per poter garantire ai propri bambini l'assistenza necessaria alla loro crescita. E' solo un'ipotesi, non abbiamo dati certi a proposito, ma questo certo spiegherebbe l'aumento significativo (10 casi in più) di bambini con disabilità certificata rispetto allo scorso anno.
Certo questo dato un po' ci spaventa perché, se questo trend rimarrà in crescita, il timore è quello di non riuscire a garantire nei prossimi anni un servizio negli stessi termini di quello attuale.
Noi di Sinistra Ecologia per Castel Maggiore invitiamo l'Amministrazione ad insistere, nonostante le difficoltà e i bilanci condizionati da rigidi vincoli di equilibrio, in questa ardua volontà di mantenere inalterati i servizi educativi, di non ridurli e di continuare, ancora e ancora, a farsi portavoce di queste buone pratiche anche all'interno dell'Unione per portare lo sforzo di tutti i Comuni al nostro livello. Sebbene siamo orgogliosi di offrire livelli di eccellenza di questo tipo, sarà solo se tutti i cittadini dell'Unione avranno gli stessi standard di servizio che non sentiranno la necessità di trasferirsi in un Comune in particolare, e questi standard vanno ovviamente livellati sempre verso l’alto.
Crediamo anche che solo se si investirà oggi sull'educazione dei bambini e dei ragazzi diversamente abili, continuando a sostenere la scuola nell'impegnativo compito di promuovere la loro autonomia e le loro capacità, sarà vinta la sfida di domani, anche in termini di minori spese sociali, poiché queste persone ormai più autonome e integrate nel tessuto sociale impatteranno meno nelle spese dei bilanci Comunali poiché avranno bisogno di un'assistenza più “leggera”, che sarà più facile da erogare.
Sinistra Ecologia per Castel Maggiore sostiene l’Amministrazione in tutti gli sforzi rivolti a garantire il proseguimento dei servizi legati all'istruzione, per cui esprimiamo il nostro voto favorevole a questa delibera di variazione di bilancio.

DELIBERA AFM

Già in un Consiglio Comunale dello scorso anno eravamo stati chiamati ad approvare una delibera su una modifica statutaria di AFM, la società per azioni che si era aggiudicata l'ultimo bando per la gestione delle farmacie comunali, che chiedeva ai suoi soci di poter gestire anche le farmacie di non soci. In quell'occasione il nostro voto fu di astensione perché avevamo ritenuto che, così facendo, AFM potesse entrare in concorrenza con la farmacia comunale se ne avesse acquisita un'altra da privati sullo stesso territorio, e avevamo voluto aprire una riflessione sull'opportunità di concedere ai privati la possibilità di usare il pubblico per perseguire i propri interessi. In quella sede avevamo già sostenuto l'opportunità che il Comune potesse cedere le proprie quote, tra l'altro molto piccole, per -cito testualmente le parole del mio intervento di allora – “uscire da una compagine societaria che ormai di pubblico non ha più nemmeno la maggioranza”. Visto che la possibilità che auspicavamo si è infine concretizzata, il voto di Sinistra Ecologia per Castel Maggiore a questa delibera sarà favorevole.

Marisita Di Iacovo Capogruppo Sinistra Ecologia per Castel Maggiore mariateresa.diiacovo@comune.castel-maggiore.bo.it - sinistraecologiapercm@gmail.com http://sinistraecologiapercm.blogspot.com Facebook: Sinistra Ecologia per Castel Maggiore

Approvato O.D.G. promosso da SECM su crisi SELCOM

Il Consiglio Comunale di Castel Maggiore
Premesso che

il Gruppo Selcom, nato a Castel Maggiore nel 1979, impiega 770 persone in tutta Italia di cui 360 solamente nel nostro comune, contribuendo al benessere economico anche del nostro territorio. Dalla sua fondazione questa azienda rappresenta un’eccellenza del territorio, producendo schede elettroniche e sistemi di automazione industriale per clienti come Toyota, Gd, Bosch e Tetrapak

Considerato che

nelle ultime settimane la dirigenza aziendale ha improvvisamente palesato una difficoltà finanziaria prima sconosciuta tanto alle organizzazioni sindacali quanto ai lavoratori, mettendo a serio rischio la continuità produttiva di tutti gli stabilimenti nazionali, ivi compresi i due di Castel Maggiore

Esprime

la propria vicinanza e solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori coinvolti e alle lavoratrici e i lavoratori delle aziende dell’indotto, nonché alle loro famiglie

Sostiene

l’impegno a tutti i livelli del Governo, delle Istituzioni, dei Sindacati e di tutte le organizzazioni impegnate per la positiva risoluzione della crisi aziendale

Sollecita

tutti soggetti finanziari e imprenditoriali interessati ad adoperarsi per salvaguardare un patrimonio industriale, professionale, tecnologico e non ultimo occupazionale affinché sia fatto tutto il necessario per evitare che la situazione precipiti e il nostro territorio perda un pezzo fondamentale del proprio scenario produttivo

Auspica

che vengano trovate soluzioni che preservino l’integrità del Gruppo e della realtà industriale del nostro territorio e di tutta la sua filiera produttiva, con la salvaguardia completa dell’occupazione.

Gruppo Sinistra Ecologia Per Castel Maggiore
Gruppo Partito Democratico
Gruppo Lista Civica Rinnovare per Innovare
Gruppo Forza Italia

martedì 13 settembre 2016

TUTTI AL CORTEO PER DIFENDERE I LAVORATORI SELCOM

SECM, che sarà presente con una propria delegazione, invita i cittadini a partecipare al corteo di domani 14 Settembre 2016 a Castel Maggiore in difesa del posto di lavoro di 770 lavoratori (a cui si sommano altri numerosi lavoratori dell'indotto) e di una importante impresa del nostro territorio. Il corteo partirà alle ore 10 dalla sede SELCOM di Via Grandi e raggiungerà Piazza della Pace.

ANSIA AI CANCELLI SELCOM : L'IMPEGNO DI SECM

A seguito delle notizie dei giorni scorsi, ieri una delegazione di SECM composta dal Coordinatore Fedele Di Gennaro, dalla Consigliera Marisita Di Iacovo e dall'Assessore Federico Palma ha incontrato fuori dai cancelli della Selcom i lavoratori e i loro rappresentanti sindacali. Questo il comunicato diffuso dal nostro gruppo.

CRISI SELCOM: SIAMO VICINI ALLE LAVORATRICI E AI LAVORATORI, INACCETTABILE NASCONDERE UNA SITUAZIONE FINANZIARIA TANTO GRAVE. ORA SCONGIURARE L’ENNESIMO BAGNO DI SANGUE.

Seguiamo con grande preoccupazione la crisi che ha improvvisamente colpito il Gruppo Selcom, e manifestiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori degli stabilimenti di Castel Maggiore, così come di Palermo, Belluno e Milano.
Non è ammissibile che una dirigenza aziendale tenga nascosta fino all’ultimo una situazione finanziaria come quella che sta emergendo in questi giorni, mettendo a serio rischio un’importante eccellenza produttiva del nostro territorio: quando si parla del presente e del futuro di centinaia di persone (pensiamo alle famiglie dei 360 dipendenti di Castel Maggiore, ma anche a tutto l’indotto del Gruppo, costituito per lo più da altre aziende che hanno sede nei dintorni o comunque nel territorio regionale) è l’intero sistema industriale, istituzionale e bancario a doversi muovere immediatamente e a tutti i livelli per evitare l’ennesimo bagno di sangue in termini di posti di lavoro e professionalità di una crisi che, a dispetto delle strombazzate del Governo, sembra non vedere la fine. Per quanto ci riguarda come Sinistra Ecologia per Castel Maggiore ci attiveremo da subito in sede consiliare e faremo la nostra parte per informare la cittadinanza su cosa sta accadendo perché dal nostro comune, come sempre è successo in questi casi, arrivi un chiaro segnale di solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori della Selcom e ai sindacati che li rappresentano.

venerdì 5 agosto 2016

IL RESTO DEL CARLINO SULLA DISCARICA di CASTEL MAGGIORE

Vi ricordate quando il PD era favorevole al Passante Nord ? Chi, come noi era contrario, veniva tacciato di voler impedire lo sviluppo del territorio. Ora la storia, dalla quale non si impara mai abbastanza, si ripete: il PD è favorevole all'ampliamento della discarica ASA a Castel Maggiore e a chi, come noi, è contrario viene detto che "...esistono indistrie e imprese che producono,oltre che lavoro,anche rifiuti, non tutti riciclabili, e questi, da qualche parte devono essere smaltiti secondo criteri di sicurezza e tutela dell'ambiente".
Rispondiamo che quelle stesse imprese vanno indirizzate verso sistemi di produzione meno impattanti sull'ambiente e chi produce va responsabilizzato anche sulla gestione dei prodotti una volta terminato l'utilizzo principale per i quali sono stati realizzati.
Riteniamo che quello dei rifiuti sia un tema complesso che va affrontato con strumenti efficaci come ci sembra essere, con gli opportuni miglioramenti, il Piano Regionale recentemente approvato in Emilia-Romagna.
Si tratta del risultato di un approfondito percorso di studio e partecipazione che esplicita gli indirizzi e individua soluzioni operative per la gestione dei rifiuti e lo smaltimento, di cui si prevede la drastica riduzione, senza che sia necessario l'ampiamento della discarica richiesto.
Continuiamo a NON essere contrari allo sviluppo, semplicemente pensiamo ad uno sviluppo diverso, che non mortifichi ma piuttosto valorizzi il nostro territorio.
Confidiamo che, come avvenuto per il Passante Nord, alla fine la forza dei nostri argomenti possa darci ragione e che gli organi regionali competenti, in coerenza con la legge regionale ed il piano rifiuti,applichino quanto deliberato e non concedano l'ampiamento.

Di seguito l'articolo del Resto del Carlino che da notizia del nostro comunicato stampa, purtroppo ne stralcia alcune parti importanti e ci chiama in 3 modi differenti...Ma almeno si possono desumere le differenti posizioni sull'argomento.Cliccare sull'immagine per ruotarla.

domenica 31 luglio 2016

RICHIESTA PROROGA E AMPLIAMENTO DISCARICA ASA: NON E’ NECESSARIA E MANCANO GARANZIE CHE SIA L’ULTIMA

Comunicato Stampa di SECM sul tema della richiesta di ampliamento della discarica ASA a Castel Maggiore

Sinistra Ecologia per Castel Maggiore ha seguito con attenzione il percorso della procedura di V.I.A./A.I.A. relativa al “Progetto di ridefinizione del III° settore della discarica per rifiuti non pericolosi di Castel Maggiore” proposto da ASA S.C.P.A.
Abbiamo valutato la nuova richiesta di ampliamento di capacità della discarica, che in precedenza aveva già ottenuto l’accoglimento di una variante al progetto iniziale con proroga delle attività fino al 2017 (dovevano cessare nel 2013) e incremento della capacità disponibile di 415.400 m3 oltre i 936.000 m3 già previsti, prima di tutto alla luce delle necessità di gestione dei rifiuti in ambito regionale nel quadro degli strumenti regolatori e di pianificazione adottati dalla Regione Emilia-Romagna, in particolare il “Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti 2020”.

Tale piano individua in modo preciso le quantità di rifiuti speciali -del tipo che viene smaltito nell’impianto di Castel Maggiore- che dovranno essere avviati a discarica, indicando dove saranno allocati gli impianti in modo da soddisfare il fabbisogno previsto anche secondo le evoluzioni meno favorevoli: la quota di rifiuti speciali pericolosi di cui è previsto lo smaltimento in discarica nelle previsioni di piano è ampiamente soddisfatta dalle disponibilità residue attualmente autorizzate, a cui si aggiunge un’ulteriore capacità di trattamento in specifici impianti di incenerimento.
Anche per quanto riguarda i fanghi da trattamento acque, ricordiamo che in regione questa tipologia di rifiuto evidenzia un trend in aumento dei quantitativi avviati a recupero e le indicazioni del piano sono che nella gestione dei fanghi “il trattamento biologico e fisico/chimico e infine la discarica devono rappresentare le opzioni ultime da scegliere”.
Il progetto di ampliamento della discarica di Castel Maggiore, anche dopo la valutazione delle integrazioni prodotte a supporto da ASA a seguito delle osservazioni di ARPAE in sede di Conferenza dei Servizi, non ci convince prima di tutto perché non risulta necessario al soddisfacimento del fabbisogno previsto di rifiuti da avviare a smaltimento nell’arco di piano; l’assenza di garanzie sul fatto che questa proroga sia veramente l’ultima è l’altro elemento che a nostro avviso dovrebbe far valutare ipotesi alternative, tenendo in considerazione anche il contributo al problema rifiuti già generosamente offerto da un territorio come quello di Sabbiuno.
Come Sinistra Ecologia per Castel Maggiore auspichiamo infine che la Regione Emilia-Romagna si doti anche per i Rifiuti Speciali (come già avviene per i Rifiuti Urbani) di una disposizione normativa che individui in modo equo, preciso e trasparente l’entità di disagio ambientale da riconoscere ai Comuni nei quali sono localizzati gli impianti ed il suo utilizzo a tutela dell’ambiente e dei cittadini.

Castel Maggiore (Bo), 29/07/16

martedì 26 luglio 2016

DISCARICA ASA a CASTEL MAGGIORE: COMUNICATO STAMPA LEGAMBIENTE ER

Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa divulgato ieri da Legambiente Emilia-Romagna in merito alla richiesta di ampliamento della discarica di proprietà di ASA a Castel Maggiore.

COMUNICATO STAMPA Bologna, 25 luglio 2016

Discarica di Castel Maggiore, ampliamento da rigettare.

Legambiente scrive alla conferenza dei servizi: impianto impattante e non necessario. Si crea un nuovo danno al territorio, utile solo agli interessi consolidati del business dei rifiuti

Legambiente ha inviato questa mattina ai soggetti rappresentati nella conferenza dei servizi che deve valutare l’ampliamento della discarica per rifiuti speciali di ASA ubicata nel Comune di Castel Maggiore, una lettera contenente le proprie osservazioni in merito.

Una documento che arriva in seguito alla richiesta, fatta al proponente dalla conferenza dei servizi lo scorso aprile, di “dimostrare ai fini del presente procedimento il fabbisogno di trattamento/smaltimento per i rifiuti previsti nel progetto di ampliamento della discarica di ASA in relazione ai documenti di pianificazione in materia di rifiuti adottati dalla Regione Emilia-Romagna che già evidenziano il raggiungimento dell’autosufficienza regionale nella gestione dei RU e RS non pericolosi”.

Obiettivo condiviso di tutte le politiche sui rifiuti è quello di andare a minimizzare l’utilizzo della discarica, una tipologia impiantistica impattante, che lascia ferite permanenti sul territorio e pesanti eredità per le future generazioni. Per tale ragione l’ampliamento della discarica bolognese va respinto senza esitazioni.

Legambiente sottolinea come l’ampliamento della discarica comporterebbe nuovi impatti ambientali, non giustificati da una esigenza reale di smaltimento.

Come evidenziato nel documento inviato alla conferenza dei servizi infatti, anche riferendosi solo alla pianificazione contenuta nel PRGR della Regione Emilia-Romagna che parla di autosufficienza impiantistica regionale per lo smaltimento rifiuti nell’arco temporale della pianificazione (al 2020), la richiesta di ampliamento sarebbe incompatibile.

Rispetto a questi obiettivi Legambiente aveva inoltre già segnalato, con le opportune osservazioni al PRGR adottato, come sia possibile ridurre ulteriormente i quantitativi di rifiuto a smaltimento e quindi di fabbisogno impiantistico. Ma avvallare la richiesta di ampliamento della discarica – ribadisce l’associazione - vorrebbe dire mettere in discussione l’intero impianto della pianificazione regionale sui rifiuti.

L’associazione confida quindi che la Conferenza dei Servizi e gli enti preposti rigettino il rilascio della concessione per l’ampliamento della discarica ASA di Castel Maggiore. Autorizzare l’ampliamento significherebbe concedere l’ennesimo regalo agli interessi consolidati del business dei rifiuti, utile solo agli interessi di pochi a scapito dell’ambiente e della salute dei cittadini.

Ufficio Stampa - Legambiente Emilia Romagna Piazza XX Settembre, 7 - 40121 Bologna Tel e Fax: 051 241324 www.legambiente.emiliaromagna.it

mercoledì 27 aprile 2016

NOTIZIE DAL CONSIGLIO COMUNALE

Il recente Consiglio Comunale di Aprile 2016 a Castel Maggiore ha trattato diverse tematiche di particolare rilevanza: bilancio consuntivo 2015, proposte di modifica statuto HERA S.p.A. e adesione rete AESS.



Al link sottostante potete visualizzare e scaricare in formato pdf l'intervento della nostra rappresentante in Consiglio Comunale Marisita Di Iacovo.


Marisita Di Iacovo
Capogruppo Sinistra Ecologia per Castel Maggiore
mariateresa.diiacovo@comune.castel-maggiore.bo.it - sinistraecologiapercm@gmail.com
http://sinistraecologiapercm.blogspot.com
Facebook: Sinistra Ecologia per Castel Maggiore

martedì 26 aprile 2016

In uscita il NUOVO NUMERO di "CAMBIO di STAGIONE"

Cari cittadini di Castel Maggiore, è un po' che non vi scriviamo da questo spazio ma nel frattempo non siamo stati con le mani in mano. Abbiamo impiegato le nostre energie in numerose attività fra le quali la redazione del nuovo numero del periodico "Cambio di Stagione" che è in corso di diffusione e arriverà a breve nella buca della posta di ciascuno di voi...non è pubblicità, buona lettura !



mercoledì 17 febbraio 2016

CONGRESSO A.N.P.I.

Ricordiamo ai cittadini di Castel Maggiore, che sabato 20 febbraio nella sala della Resistenza presso la Casa del Popolo in piazza Pace n°9, dalle ore 15.00 si terrà l'assemblea Congressuale dell'ANPI.

Manteniamo ben saldi gli ideali ed i valori che i nostri partigiani hanno saputo fino ad ora tramandarci, la partecipazione di tutti i cittadini che si rispecchiano in Loro, come antifascisti e costruttori di una Costituzione attenta alla salvaguardia dei diritti e doveri dei cittadini, è ovviamente benvenuta.

Per ulteriori informazioni visitate il blog dell'A.N.P.I di Castel Maggiore


Castel MaggioreSiCura

Sabato 13 febbraio presso la Sala del Consiglio Comunale si è tenuta la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione al corso di formazione degli Assistenti Civici, alla presenza del Sindaco Belinda Gottardi, dell'Assessore alla Partecipazione, Sicurezza e Legalità Federico Palma, del Comandante della Polizia Municipale Reno Galliera Massimiliano Galloni, del responsabile del Reparto PM di Castel Maggiore Alessandro Tartari e del Responsabile del Settore Affari Generali Roberto Zanella.

24 cittadini, uomini e donne di diverse età e professioni, hanno scelto di donare parte del loro tempo alla comunità ed hanno portato a termine questa prima esperienza formativa e da marzo inizieranno ad essere impegnati sul territorio, con compiti di segnalazione di ogni tipo di problematica agli uffici competenti.
Obiettivo è promuovere l'educazione alla convivenza, rispetto della legalità, mediazione dei conflitti, dialogo con le persone, integrazione e inclusione sociale, con una presenza che è aggiuntiva e non sostitutiva della Polizia locale.

Il Sindaco ha ringraziato i cittadini che hanno aderito alla proposta dell’Amministrazione comunale di istituire a Castel Maggiore il corpo degli Assistenti Civici e rinnovato l’apprezzamento per la frequenza e l’impegno con cui hanno preso parte al relativo corso di formazione curato dalla Polizia Municipale Reno Galliera

Molto soddisfatto l’Assessore Federico Palma: «Ancora una volta la comunità di Castel Maggiore si dimostra attenta e ricettiva nei confronti delle proposte tese a valorizzare il protagonismo della cittadinanza. Mai come oggi la cura e la vivibilità del territorio in cui si vive deve essere percepita come un bene comune e come tale va gestita, in collaborazione tra cittadini, Istituzioni, Associazioni e Forze dell’ordine. Attraverso l’esperienza degli Assistenti Civici le persone potranno darsi da fare in prima persona per contribuire al benessere della Città e alle sue sicurezze (sicurezza urbana in senso stretto, ma anche sicurezza sociale, ambientale e viabilistica), rifuggendo la logica delle ronde o degli sceriffi fai da te per abbracciare quella di un corpo di volontari a servizio della comunità».

venerdì 12 febbraio 2016

Referendum trivelle, in gioco modelli di sviluppo e interessi locali

Il Consiglio dei ministri ha fissato il referendum sullo stop alle trivelle: la consultazione si terrà il 17 aprile quindi non insieme alle amministrative, in un election day che avrebbe tra l'altro fatto risparmiare centinaia di milioni di euro ai cittadini.
Ecco il “volto fossile” del governo. Il tentativo è dimettere i bastoni tra le ruote al referendum, dopo aver cercato in tutti i modi di svuotarlo di contenuti. Tecnicamente si voterà solo sulla durata delle concessioni attive all'interno delle 12 miglia dalla costa, perché il governo è riuscito a devitalizzare gli altri quesiti con norme che hanno modificato il quadro sottoposto al vaglio dei giudici, ma il senso della consultazione è evidente e, comunque vada, dalle urne uscirà un messaggio chiaro. Del resto andò così anche nel 1987, all'epoca del primo referendum sul nucleare in cui formalmente si discuteva solo di incentivi ai Comuni che accettavano le centrali e degli investimenti dell'Enel all'estero, ma di fatto si votava su una politica energetica che aveva una larghissima maggioranza parlamentare e che uscì battuta dal voto popolare.
Il partito pro trivelle “ci prova”: i giacimenti sono lì, perché non usarli?
Ma è il contesto che li spiazza. Il mese scorso a Parigi si è conclusa con un consenso unanime la conferenza sul clima delle Nazioni Unite che ha affermato l'obiettivo di mantenere la crescita della temperatura del pianeta ben sotto i due gradi.Gli scienziati hanno spiegato che non c'è modo di raggiungere questo obiettivo, indispensabile per evitare una devastante accelerazione del cambiamento climatico, senza tagliare in modo rapido e radicale l'uso dei combustibili fossili. Si calcola che i due terzi delle riserve conosciute debbano restare sottoterra se si vuole dare stabilità all'atmosfera. A queste preoccupazioni si sommano quelle degli operatori turistici, dei pescatori, degli agricoltori che temono l'effetto boomerang delle trivelle sulla loro attività.
I nuovi pozzi darebbero un vantaggio economico reale e duraturo? E a che prezzo ambientale? Quanta parte di questo eventuale beneficio resterebbe in Italia?

Ad aprile 2015 le compagnie petrolifere che hanno presentato richieste di permesso di prospezione e di ricerca erano in tutto 17 di cui 5 britanniche , 3 australiane, 2 norvegesi, 1 irlandese, 1 statunitense. Spesso piccole società che realizzano un vantaggio perché se ottengono il permesso il loro titolo guadagna qualche punto in Borsa.

Quella del petrolio è una ricetta vecchia che oltretutto non porta guadagni ai territori che subiscono le trivellazioni. Una crescita dell'estrazione di idrocarburi dal territorio nazionale era stata in realtà già prevista tre anni fa dalla Sen (Strategia energetica nazionale) che però aveva aggiunto un dato importante: arrivando a un aumento del 148 per cento di greggio, le riserve nazionali si esaurirebbero in 10 anni. Secondo i calcoli di Legambiente, se usassimo solo il petrolio nazionale le riserve nascoste sotto i fondali marini finirebbero in 50 giorni. E per quanto riguarda il gas, più concentrato nell'Adriatico settentrionale, i numeri sono ancora più piccoli. "Se vogliamo ridurre la bolletta energetica degli italiani è meglio pensare ad altro", osserva il direttore di Legambiente Stefano Ciafani. "Ad esempio a sostenere l'industria nazionale delle rinnovabili, che ha creato oltre 100 mila posti di lavoro e fornisce circa il 40% dell'elettricità. O a spostare una quota di traffico dalla gomma al ferro, smettendo di regalare ogni anno 400 milioni di euro all'autotrasporto".

mercoledì 3 febbraio 2016

USA, il solare produce più posti di lavoro del petrolio

Il crollo del greggio sotto i 30 dollari ha avuto sicuramente il suo peso. Ma sarebbe riduttivo attribuirne il merito soltanto al calo del prezzo del petrolio, pur significativo. In realtà, quanto sta accadendo nel settore dell'energia negli Stati Uniti è il frutto delle scelte avviate negli Stati Uniti con l'amministrazione Obama, che ha intuito - e assecondato - i cambiamenti economici e tecnologici già in atto. E' questo il quadro in cui leggere la notizia riportata da uno studio della Solar Foundation, una organizzazione non governativa che promuove la green economy, intitolato "National Solar Job Census": vi si legge che negli Stati Uniti, per la prima volta nel 2015, i lavoratori del settore fotovoltaico hanno superato quelli impegati nel settore oil&gas. In particolare, il numero degli occupati nelle imprese che sviluppano la tecnologia solare dei pannelli al silicio è cresciuto, negli ultimi dodici mesi, di un ulteriore 20 per cento, lo stesso dato dei due anni precedenti. Una progressione che ha portato il totale degli occupati a quota 210mila. Lo scorso anno, invece, i dipendenti del settore oil&gas sono andati in calo: la stima di Solar Foundation parla di 13.800 posti di lavoro in meno, visto che ha fine dicembre erano scesi a 187mila.
Un successo, quello del solare che appare ormai inarrestabile: basti pensare che il totale dei lavoratori del fotovoltaico supera del 75% gli impiegati nel business dell'estrazione del carbone. Coma ha fatto notare il sito specializzato QualEnergia, l'aumento dei posi di lavoro è legata, in particolare, all'installazione dei pannelli, segno che il settore è in continua espansione: dai 44mila installatori del 2010 si è ora arrivati a circa 120mila, più della metà di tutta la filiera del fotovoltaico. La crescita è prevista in aumento anche nel 2016, quando il mercato statunitense è destinato a consolidare la sua posizione di leader mondiale alle spalle della sola Cina, con 13 gigawatt di nuova potenza installata. Questo, ovviamente, significa che ci sarà un aumento ulteriore di posti di lavoro negli Usa: nel corso del 2016 dovrebbero salire di altre 30mila unità, arrivando a sfiorare quota 240mila. Quello che avviene negli Usa, non è di certo un fatto isolato. Secondo un rapporto pubblicato nel 2015 dall'International Renewable Energy Agency (IRENA), sono 7,7 milioni le persone impiegate in tutto il mondo nel settore delle energie rinnovabili. Rispetto all'anno precedente sono aumentati del 18%, da 6,5 a 7,7 milioni. A questa cifra vanno inoltre aggiunti 1,5 milioni di posti di lavoro del settore idroelettrico, prima stima ufficiale di sempre del settore. La crescita è dovuta, principalmente, dalla diminuzione dei costi della tecnologia, che ha permesso di creare nuovi posti di lavoro nel settore delle installazioni, degli interventi e della manutenzione. Il settore del fotovoltaico si rivela come quello con il maggior numero di persone impiegate, circa 2,5 milioni, seguito dai biocarburanti, 1,8 milioni, e dall’energia eolica, che ha superato quest’anno per la prima volta la quota di 1 milione.

Fonte Repubblica.it 16/01/2016

Ecco serviti quelli che continuano a raccontare che ambiente e posti di lavoro non vanno d'accordo... Altro che autostrade e trivelle !