venerdì 31 gennaio 2014

Il consultorio familiare di Castel Maggiore per il momento non chiude

La decisione è quindi sospesa in attesa di un dovuto approfondimento della tematica che coinvolga adeguatamente l’amministrazione comunale di Castel Maggiore, anche alla luce della mobilitazione di associazioni e donne del territorio che stanno elevando una vibrata protesta per il taglio di un servizio fondamentale per la salute delle donne e largamente apprezzato per la professionalità del personale operante.



Sinistra Ecologia per Castel Maggiore accoglie favorevolmente questa notizia, ma siamo consapevoli che si tratta solo di un primo passo. Se l'AUSL ha deciso di trattare e sospendere temporaneamente la propria decisione è merito della resistenza che ha incontrato e per questo intendiamo proseguire la mobilitazione sia dentro le istituzioni, con i nostri rappresentanti, che sul territorio, allargandola in modo unitario e trasversale anche al di fuori dei confini del mondo femminile.
Le donne e gli uomini di SEpCM sono state/i in prima fila fin dall'inizio di questa vicenda e continueranno ad esserlo fino a che l'ipotesi di chiusura e trasferimento del Consultorio familiare di Castel Maggiore non verrà totalmente archiviata. Per chi non avesse ancora firmato la petizione contro la chiusura vi informiamo che -tempo permettendo- saremo con i nostri banchetti venerdì 31 gennaio dalle ore 17.30 alle ore 19 presso il Mercato contadino di Piazza Amendola e sabato 1 febbraio dalle 9.30 alle 12.30 nella Piazzetta della Galleria di Centro di via Gramsci. Vi aspettiamo!

martedì 28 gennaio 2014

Una sera a tavola con Sinistra Ecologia per Castel Maggiore

Grande successo per la "cinghialata" di Sinistra Ecologia per Castel Maggiore! Più di 80 partecipanti, tra cui tante bambine e tanti bambini, ma soprattutto un bellissimo clima per una piacevole serata in compagnia tra politica, socializzazione e buona cucina.


Grazie, a chi mettendo a disposizione il proprio lavoro volontario ha reso possibile tutto questo. Grazie ai due candidati alle primarie del centrosinistra Francesco Baldacci e Belinda Gottardi ed al sindaco Marco Monesi che hanno voluto condividere con noi questo momento.
Grazie soprattutto a tutti i nostri graditi ospiti che, con la propria presenza, ci hanno dimostrato fiducia, come dimostrano, e ci fa molto piacere, le oltre 60 persone che hanno sottoscritto la petizione contro la chiusura del Consultorio familiare di Castel Maggiore, aprendo così nel migliore dei modi la campagna che nelle prossime settimane proseguiremo sul territorio insieme alle organizzazioni e alle associazioni delle donne e non solo.
Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino...

lunedì 27 gennaio 2014

Giornata della Memoria : indifferenti, MAI.

“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente.



Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.

Antonio Gramsci 11 febbraio 1917

mercoledì 22 gennaio 2014

No alla chiusura del Consultorio Familiare di Castel Maggiore! Parte la raccolta firme

Sinistra Ecologia per Castel Maggiore dice NO alla decisione della Azienda Usl Distretto Pianura Est di chiudere il Consultorio Familiare di Castel Maggiore e trasferirlo a Granarolo dal prossimo marzo.
Alcuni giorni fa abbiamo inviato una lettera all’ASL, che potete leggere a questo link, nella quale manifestavamo con forza la nostra contrarietà alla chiusura di un servizio cosi importante.
Insieme alle organizzazioni e alle associazioni delle donne del territorio ci stiamo mobilitando per evitare che questo accada, ma ora più che mai è necessario il contributo di tutte e tutti: a partire dalla nostra cena di venerdì 24 e nelle settimane successive in una serie di banchetti e iniziative sarà possibile firmare la petizione contro la chiusura e il trasferimento del Consultorio di Castel Maggiore.

Facciamo sentire la nostra voce, non facciamoci portare via servizi e diritti!

martedì 7 gennaio 2014

Conferimento dei Servizi alla persona del Comune alla Reno - Galliera: da SEpCM un'astensione critica

Pubblichiamo di seguito l'intervento di Gianluca Ruotolo, Capogruppo di Sinistra Ecologia per Castel Maggiore, in occasione della seduta del Consiglio Comunale di mercoledì 18 dicembre 2013 che aveva all'ordine del giorno la proposta di conferimento dei Servizi alla persona del Comune all'Unione Reno - Galliera. Dopo la discussione, il Consiglio Comunale ha approvato la delibera con i voti favorevoli di PD, Nuovo Centro Destra e Lista Civica "Insieme per Castel Maggiore", mentre il nostro gruppo, l'IDV e Forza Italia si sono astenuti.

Siamo fortemente critici rispetto alle modalità sin qui praticate per portare avanti quest’operazione cosi importante e critica per il nostro Comune. Infatti, quando si fa riferimento ai sevizi alla persona, si parla del cuore dei servizi, delle funzioni, e, soprattutto, della politica di un Comune. Stiamo parlando di asili nido, scuola dell’infanzia, cultura, politiche giovanili, politiche abitative. Sappiamo bene quali sono le problematiche con le quali hanno a che fare tutti i giorni i Comuni, problematiche che riguardano una costante diminuzione delle risorse economiche a disposizione e un problema strutturale legato all’assunzione del personale. Non neghiamo che queste criticità possano essere in qualche modo attenuate e ridimensionate attraverso il conferimento dei servizi alla persona all’Unione. Però, ripeto, non possiamo che essere critici su come stiamo arrivando a prendere questa importante decisione a pochi mesi dalla fine del mandato, in qualche modo forzando la mano rispetto a decisioni che potrebbero essere prese in merito a tali aspetti dalle prossime Amministrazioni che saranno elette: poca condivisione con i dipendenti comunali, parziale con le forze sociali e assente con la cittadinanza. Perché, mi chiedo, si è parlato così tanto di fusione degli otto Comuni della Reno Galliera invece di iniziare molto prima un aperto e sincero confronto, con tutti gli attori in campo, sul conferimento dei servizi alla persona all’Unione? Non è un caso che due Comuni importanti come San Giorgio e Argelato abbiano deciso di non conferire le proprie funzioni e i propri servizi alla persona all’Unione.
Come dicevo, gli obiettivi posti alla base di quest’operazione possono essere condivisibili. Occorre invece valutare criticamente sia i contenuti del processo, sia il metodo usato per attuarlo e i tempi. Un procedimento corretto richiederebbe una analisi preventiva della situazione di fatto per i vari servizi. Quali sono i fattori critici, dove esistono e in che misura si manifestano? Quali sono le eccellenze eventualmente esistenti in qualche Comune da estendere agi altri Comuni? Come ci si comporta con la situazione attuale delle convenzioni /concessioni in essere con soggetti terzi? Sarebbe utile anche una valutazione puntuale e critica delle esperienze di aggregazione di servizi precedenti. Alla luce dei fattori sopra elencati sarebbe stato necessario procedere (a livello politico istituzionale) ad una progettazione dei contenuti, tempi, modi del processo di aggregazione.
Quindi, in relazione alla convenzione che andiamo a votare c’è poco da dire, se non che manca un forte riferimento ad un progetto o ad un piano strategico che riguarda questo conferimento. Si dice che è necessario omogeneizzare i servizi tra vari Comuni, ma con quali tempi, con quali modalità? La stessa domanda vale per le convenzioni, i regolamenti, le tariffe ecc. in essere tra i diversi Comuni. Sono tutte domande a cui un percorso diverso, senza scadenze predeterminate, ma con tempi adeguati, avrebbe consentito di dare risposte chiare che risultano invece assenti.