mercoledì 4 gennaio 2017

RIFLESSIONI AD UN MESE DAL REFERENDUM COSTITUZIONALE

Una analisi anche sommaria del risultato del voto referendario, non può non mettere in evidenza due elementi; a parte la ovvia constatazione della forte vittoria del NO.
1. E’ stata sconfitta l’arroganza, ma anche l’evidente pressapochismo di M. Renzi; e rinviato ad maiora il suo disegno del partito della nazione.

2. Sei milioni di cittadini, che in precedenza avevano disertate le urne, hanno compreso l’importanza della scadenza elettorale e si sono mobilitati per esprimere la loro volontà di contare, di essere ascoltati e non trattati come il parco buoi delle tante public company che popolano le borse titoli. Chiamati a pagare, ma esclusi dal potere di gestione.
Il secondo dei punti citati è indubbiamente quello più importante sul piano politico.
E’ la sconfitta -speriamo non episodica- della antipolitica e del qualunquismo.
Ma c’è un altro aspetto che deve essere sottolineato. L’intolleranza, per usare un eufemismo, di tanti esponenti del SI, verso gli attivisti del NO impegnati nei banchetti e nelle varie attività. Ciò, in particolare, verso gli esponenti dell’ANPI.
In diverse zone della provincia e nella città di Bologna, in troppi casi la contestazione ha assunto forme e carattere molto, troppo, vicini allo squadrismo. E’ un fatto, questo, su cui i dirigenti del PD dovrebbero meditare con attenzione.
Va anche detto che a Castel Maggiore non vi sono stati episodi rilevanti e questo è giusto sottolinearlo. Anche nella nostra città il risultato del voto pone evidenti esigenze di riflessione al PD.
Resta comunque la necessità che ovunque sia superato rapidamente il clima che si era determinato e sia ripreso, possibilmente con molto maggiore senso di misura e di distensione, un percorso di dialogo e di confronto finalizzato ad affrontare e risolvere i molti problemi che ancora assillano il nostro paese; non escluse le aree di migliore condizione socio economica cui anche Castel Maggiore è inseribile.
Ci sono ancora importanti scadenze cui fare fronte nell’immediato e nel futuro prossimo. Innanzitutto una nuova e coerente legge elettorale che dia effettivamente ai cittadini e al paese non solo una guida efficiente, ma anche una condizione di vera rappresentatività e partecipazione. Inoltre, e anche a livello locale, una politica più attenta ed efficace verso il problema della occupazione e dello sviluppo economico con particolare attenzione alla situazione delle piccole e medie aziende che anche nel nostro territorio manifestano non poche difficoltà.
SECM darà il suo costruttivo contributo per un effettivo cambio di passo anche nell’azione amministrativa locale.

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